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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Nuovo Prefetto, Benzoni (LpRa): "Il sindaco non perde mai occasione per tacere"

"Siamo convinti della possibilità di riaffermare ogni giorno la cultura della legalità e della sicurezza con la collaborazione ed una attività sinergica di tutti gli organismi, delle istituzioni pubbliche e private, dei cittadini e delle imprese"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Rivolgiamo il nostro più caloroso benvenuto al nuovo Prefetto di Ravenna, Fulvio della Rocca, già noto a questa città per il suo precedente incarico svolto con maestria e professionalità. Alla città di Ravenna il privilegio di vedersi susseguire Prefetti con distinte capacità di gestione nel settore della sicurezza del territorio, settore che oggi più che mai è segnato da profonde difficoltà per effetto dei profondi e perduranti cambiamenti sociali ed economici che caratterizzano il nostro paese e tutta l'Europa.

Siamo convinti della possibilità di riaffermare ogni giorno la cultura della legalità e della sicurezza con la collaborazione ed una attività sinergica di tutti gli organismi, delle istituzioni pubbliche e private, dei cittadini e delle imprese. Al Prefetto Rocca assicuriamo la nostra vicinanza e il nostro sostegno. Un saluto sentito va anche al Prefetto Corda, il cui lavoro è stato premiato con un incarico di grande importanza e prestigio come quello che andrà ora a rivestire nella città di Como.

Non possiamo chiudere il comunicato senza esprimere il nostro parere rispetto alle dichiarazioni rese dal primo cittadino di Ravenna in occasione dell'insediamento del nuovo Prefetto e di cui la stampa ha dato ampia diffusione. Nel suo discorso il Sindaco ha definito i cittadini che ritengono Ravenna una città degradata come persone “in malafede” o persone “degradate mentalmente”.

In qualità di Consigliere, mi discosto dalle parole offensive del Sindaco poiché dimostrano una scarsa propensione ad un sistema democratico ed una forte intolleranza nei confronti di chi non elogia e indora tutto il suo operato. Queste parole appaiono ancor più gravi se si considera che sono state proferite da un Sindaco con l'ambizione di rappresentare una città capitale della cultura europea.

Per quanto mi riguarda, le segnalazioni antidegrado possono essere talvolta ritenute anche esagerate, ma esse, diventano espressione di quella parte della cittadinanza già protesa verso un concetto civico più evoluto rispetto alla media e, a quante pare, neanche il Sindaco comprende".

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