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Operazione sicurezza, la Municipale: "Entro giugno Patto per la sicurezza e piano di videosorveglianza"

Lo precisa il comandante della Polizia municipale di Ravenna, Andrea Giacomini, chiudendo martedì in Consiglio comunale il dibattito sulla richiesta di una seduta ad hoc sul tema da parte dell'opposizione

Il Patto per la sicurezza per la città di Ravenna verrà sottoscritto entro il prossimo 30 giugno, ed entro quella data sarà consegnato al Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza anche il progetto per la videosorveglianza. Lo precisa il comandante della Polizia municipale di Ravenna, Andrea Giacomini, chiudendo martedì in Consiglio comunale il dibattito sulla richiesta di una seduta ad hoc sul tema da parte dell'opposizione e su due ordini del giono di Veronica Verlicchi della Pigna (per definire entro 60 giorni una proposta di modifica del regolamento della Polizia urbana) e Daniele Perini di Ama Ravenna (per potenziare il personale nel forese di notte).

Il primo documento è stato respinto con otto voti favorevoli e 17 contrari, la maggioranza, mentre si è astenuta Ravenna in Comune. Il secondo è stato approvato con 21 voti favorevoli e un contrario e quattro astensioni (consiglieri di Lega Nord). "È poco giusto imputare qualcosa contro la Polizia municipale, rispetto al passato ha scelto di mettersi in gioco", replica il comandante sottolineando che fin qui "i pochi Comuni che hanno adottato i Patti per la sicurezza non hanno incredibilmente veduto cambiare lo scenario". L'anno scorso, prosegue, è stata presentata una "proposta ambiziosa che non ha trovato intesa". Ravenna è un "Comune complesso", comunque il Patto è già stato scritto ed è al vaglio del Prefetto. "Così come previsto da legge sarà firmato entro il 30 giugno ed entro quella data ci sarà il progetto di videosorveglianza per il Comitato per accedere alla possibilità di fare domanda di contributo allo Stato". Di certo, per Giacomini, non arriveranno "fiumi di denaro". Infatti la norma "favorisce i Comuni più piccoli, soprattutto del Mezzogiorno, con indici di criminalità particolarmente alta. E Ravenna non è tra questi. In tutto ci sono sette milioni di euro per il 2018, e 15 milioni per i due successivi.

Il progetto di videosorveglianza, continua Giacomini, ha più stralci e "quello più sollecitato è per implementare le telecamere in centro città e verrà presentato a breve con il Patto per la sicurezza". Da ultimo il comandante sottolinea di preferire "una Municipale che non sia squadra mobile o un nucleo investigativo, ma che sia un corpo serio che faccia le sue attività essendo all'altezza". Infine il regolamento di Polizia urbana sarà nelle prossime settimane in Consiglio.

Anche il vicesindaco Eugenio Fusignani difende l'azione del corpo per il quale ci sono 19 unità in più operative, e altre sette a ottobre. In tutto sono 200 per un aumento della spesa per il personale di 295mila euro. C'erano 178 vigili a tempo indeterminato e 37 assunti per la stagione scorsa. Quest'anno saranno 193 di ruolo e 34 per l'estate, 227 in tutto, 13 in più. Rispetto all'obiettivo di 220 unità di dotazione minima, a ottobre saranno 200 con la possibilità di assumerne altre 20 o 40 stagionali. "Non siamo in ritardo su patti per la sicurezza, che saranno firmati etro maggio", aggiunge l'assessore, mentre il regolamento di Polizia urbana è prossimo alla delibera di giunta. La strada della vigilanza privata "non ci convince" ed è finita la sperimentazione del progetto "Sicura" per il controllo di vicinato: si va ad affidamento diretto per l'applicativo tra entrali operative e il responsabile dei gruppi.

Infine alcuni numeri: dall'1 gennaio al 30 aprile sono stati effettuati dalla Municipale 4.330 interventi; registrati 78 incidenti stradali senza feriti, 174 con feriti e tre con morti; 45.000 veicoli controllati, 91.000 mezzi pesanti e 5.414 persone; sono state elevate 6.103 violazioni al codice della strada, ritirate 83 patenti, oltre a 166 sequestri e fermi di veicoli. Ancora: 413 controlli in esercizi commerciali e 56 sanzioni, 176 controlli edilizi con quattro sanzioni; sei infine gli arresti.

Insoddisfatta il capogruppo della Pigna Veronica Verlicchi: "Fusignani è arrivato addirittura a sostenere che la sicurezza non è nei poteri di una amministrazione comunale, dimenticando che la Legge 48/17 (ex decreto Minniti) ha ampliato notevolmente i poteri dei sindaci nell’applicazione delle misure per il contrasto alla criminalità nel proprio territorio - replica la consigliera d'opposizione - Fusignani dimentica anche che lui stesso ha la delega alla sicurezza. Come può, dunque, sostenere che una amministrazione comunale non deve occuparsene? Certo è che i risultati di queste sue dimenticanze e, di conseguenza, delle sue gravi mancanze, si notano tutti. Di proposte sulle misure da attuare ne abbiamo fatte tante in questi mesi: tutte puntualmente bocciate dalla maggioranza".

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