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"Pace fiscale per i contribuenti onesti": agevolazioni per il pagamento delle cartelle esattoriali

Dopo il caso della donna che si è ritrovata in difficoltà con Ravenna Entrate dopo la grave malattia, il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi torna a parlare di “pace fiscale”

Dopo il caso della donna che si è ritrovata in difficoltà con Ravenna Entrate dopo la grave malattia, il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi torna a parlare di “pace fiscale”. "Stabilita, tramite il Decreto Crescita, dal Governo tra i suoi contribuenti onesti ed Equitalia/Agenzia delle Entrate, con scadenza il 31 luglio scorso, può essere fatta anche dal Comune di Ravenna coi propri cittadini, verso Ravenna Entrate, grazie alla legge del 26 giugno scorso in cui quel decreto è stato convertito - spiega il consigliere - Il consiglio comunale lo deve deliberare con scadenza 9 settembre prossimo, senza però che il problema gli sia stato neppure proposto dalla giunta De Pascale. Dati i tempi strettissimi, essendo tuttavia doveroso che la decisione del sì o del no tocchi all’assemblea elettiva di questa comunità civica, questa può essere convocata solo dalla sua presidente per propria decisione autonoma, oppure obbligatoriamente se lo richiede il sindaco. Di qui l’istanza che, a nome dei gruppi di Lista per Ravenna, Lega Nord e Forza Italia, ho trasmesso giovedì scorso alle due autorità, confidando in una loro sollecita risposta".

"Le agevolazioni consentono, sanando così l’irragionevole disparità con quelli dello Stato, di rateizzare il pagamento delle cartelle esattoriali arretrate notificate dal 2000 al 2017 senza che siano pagate penali - si legge tra le motivazioni della richiesta - I vantaggi sono notevoli per gli enti locali stessi, che possono riscuotere in breve tempo crediti ormai remoti abbattendo spese gravose di amministrazione, di notifica delle ingiunzioni e di contenzioso, laddove molti contribuenti in difficoltà economica non riuscirebbero mai a onorare cartelle notevolmente ingrossate dalle penalità. Numerosi Comuni, anche dell’Emilia-Romagna, hanno già fatto propria questa facoltà. Al riguardo, è convinzione dei gruppi consiliari Lista per Ravenna, Lega Nord e Forza Italia, per conto dei quali scrivo questa lettera, che tale opportunità, attesa da molte centinaia (come stiamo verificando) di cittadini ed imprese, debba essere accolta dalla nostra amministrazione. Ma riteniamo comunque che non possa essere lasciata cadere nel vuoto mancando di rispetto al Consiglio comunale, organo esclusivamente competente per legge a dire di sì o di no (o come) su materie di valenza regolamentare com’è questa. In sede di esame si potrebbe forse valutare anche un eventuale accoglimento parziale delle opportunità offerte dalla legge: per tipologia di entrata, fiscale (sulla casa, sui servizi indivisibili, sui rifiuti, sull’occupazione di aree pubbliche, sulla pubblicità, sulle pubbliche affissioni, sul soggiorno nelle strutture ricettive) o non fiscale (come nel case delle cosiddette “multe” per violazione di codici e regolamenti locali), e/o per annualità delle cartelle esattoriali (comunque non oltre il 2017), ecc. Insomma, per decidere bisogna discuterne democraticamente".

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