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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Il Pd dopo il ballottaggio: "E' vero, è mancato un momento di riflessione sul voto"

L'opinione espressa dall'ex deputato Gabriele Albonetti è condivisa all'interno del PD. Valenti: "L'analisi del voto e la capacità di ascolto dovrebbero tornare di moda"

Una pausa di riflessione che avrebbe dovuto esserci e non c’è stata. L’opinione espressa dall’ex deputato Dem Gabriele Albonetti in un’intervista alla trasmissione Salotto Blu su Videoregione è condivisa all’interno del Pd. Diversi militanti ed ex militanti affermano che si attendevano un momento di confronto che non c’è stato, ma è il segretario del Pd di Russi ed ex assessore provinciale, Paolo Valenti, a proporre una riflessione più articolata. “Prima di tutto va detto che il ballottaggio non mi ha sorpreso. E’ vero, però, che a parte qualche canonico momento di discussione, non c’è stato un lavoro attento sul risultato delle ultime elezioni ravennati. Quella che si chiamava ‘analisi del voto’ è mancata quasi completamente”.

Certo, il nuovo sindaco di Ravenna era anche segretario provinciale del Partito Democratico, per cui c’era l’urgenza di trovare un successore per viale della Lirica, in modo da permettere a Michele de Pascale di svolgere al meglio il ruolo di primo cittadino. E così, in agosto, si è arrivati all’elezione di Eleonora Proni. Poi c’è stata la Festa de l’Unità e poi, ancora, è iniziato il dibattito sul referendum costituzionale. “Quella di cambiare i vertici è una necessità comprensibile – prosegue Valenti -, tuttavia una profonda analisi del mutamento della società ravennate non c’è stata. L’analisi del voto è ormai vintage, ma credo dovrebbe tornare di moda. Come ho detto, non sono stato sorpreso dal ballottaggio, ma dall’astensionismo sì. È un dato che mi colpisce fin dalle Regionali e che non credo vada liquidato con l’affermazione secondo cui si tratta di un fenomeno fisiologico nelle democrazie evolute".

"Più che altro, mi fa pensare a una democrazia stanca. Un’altra cosa che credo dovrebbe tornare di moda è la capacità di ascoltare: oggi, nei partiti, quando un intervento dura più di 5 minuti si comincia a guardare l’orologio. Ma a volte ci sono temi che hanno bisogno anche di 10-15 minuti. Non ci si ascolta più. E nei 140 caratteri di Twitter è difficile far rientrare un pensiero complesso. Comunque - conclude Valenti - un'analisi approfondita può avvenire anche a mesi di distanza dal voto, non è necessario farla il giorno dopo".

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