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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Pesca, la Lega: "Multe troppo salate, la Giunta si attivi sul Governo"

È quanto sollecita una risoluzione firmata da Massimiliano Pompignoli e Andrea Liverani (Lega nord) nella quale si fa riferimento alla recente mobilitazione delle marinerie che hanno denunciato la critica condizione in cui versa il settore della pesca

“La Giunta regionale si attivi, anche in sede di Conferenza Stato Regioni, con ogni strumento possibile per tutelare il comparto ittico nazionale, duramente colpito e sanzionato dalla normativa vigente, favorendo il ripristino di un dialogo costruttivo e costante tra le istituzioni e il mondo della pesca al fine di scongiurare l’imposizione di provvedimenti calati dall’alto e non rispondenti alle reali esigenze dei territori”. È quanto sollecita una risoluzione firmata da Massimiliano Pompignoli e Andrea Liverani (Lega nord) nella quale si fa riferimento alla recente mobilitazione delle marinerie che hanno denunciato la critica condizione in cui versa il settore della pesca. "Tra i problemi segnalati – ricordano – quelli determinati dalla recente disposizione (contenuta nella legge 154/2016) che “pur depenalizzando le infrazioni previste per la cattura sottomisura di una serie di specie ittiche, ha introdotto sanzioni amministrative sproporzionate e irragionevoli che rischiano di mettere in ginocchio un intero settore come quello della commercializzazione e della ristorazione ittica”.

"Questo sistema di controllo e sanzionamento dell’attività di pesca – segnano Pompignoli e Liverani - risulta “fortemente penalizzante per un comparto come quello romagnolo che dispone soprattutto di imbarcazioni e pescherecci di piccola taglia con equipaggi modesti nel numero (nella media 2/4 persone) e che operano in aree di pesca, dal punto di vista morfologico, completamente diverse rispetto agli Oceani o ai grandi mari del Nord Europa. Per questo motivo e per la propria dimensione e struttura le nostre imprese risultano molto esposte al rischio criminalizzazione, per aver commesso infrazioni, il più delle volte determinate dall’impossibilità di evitarle”.

Di qui l’ulteriore impegno chiesto alla Giunta regionale di “sollecitare il Governo nazionale "affinché, accogliendo le istanze del comparto ittico nazionale ed emiliano romagnolo in particolare, modifichi l’art.39 della legge 28 luglio 2016, n. 154 che impone sanzioni per la cattura del pesce sottomisura che sfiorano i 75mila euro per alici, sarde e triglie, e i 150mila euro per il tonno, l’inasprimento delle pene accessorie e la revoca o la sospensione della licenza di pesca”.

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