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Petizione contro la nuova scuola nel parco, i Repubblicani: "I cittadini hanno ragione"

Anche il Pri si schiera con i residenti del quartiere Nullo Baldini, che hanno lanciato una petizione per salvare il parco verde sul quale il Comune sarebbe intenzionato a costruire una nuova scuola

Anche il Partito repubblicano italiano ravennate si schiera con i residenti del quartiere Nullo Baldini, che hanno lanciato una petizione per salvare il parco verde sul quale il Comune sarebbe intenzionato a costruire una nuova scuola. "A prescindere dalla giusta richiesta da parte degli abitanti del quartiere di conservare l’area verde, arredata e recintata, quale polmone della zona - spiega il segretario del Pri Stefano Ravaglia - la nostra posizione su nuove edificazioni, sia pubbliche che private, è sempre stata ferma fin dall’inizio del programma di mandato: se non sussistono vincoli retroattivi che comportano un dovere verso gli impegni presi, quali alcuni dei famosi articoli 18, il suolo non va ulteriormente consumato, ma piuttosto vanno recuperati e riqualificati tutti i possibili edifici in degrado. In questo specifico caso è peraltro evidente che la direzione non può che essere quella di considerare seriamente l’ipotesi di utilizzare la ex scuola elementare/ex scuola infermieri distante poche centinaia di metri dal parco che l’Ausl ha messo in vendita. Al momento non vediamo altre soluzioni che rispecchino la nostra idea circa lo sviluppo in termini di servizi e di urbanizzazione della nostra città. Resta ovvia l’opportunità in questa fase progettuale di fare un’attenta valutazione sulla necessità o meno di un nuovo polo scolastico in tale area del centro urbano”.

Su questo è intervenuta anche la capogruppo in consiglio comunale Chiara Francesconi, presente al lancio della petizione: “Non condividiamo la scelta di costruire un nuovo polo scolastico 0/6 anni sul parco di via Talamone, ma con la stessa forza non condividiamo neanche le alternative che eventualmente si prospettano su via Cicognani essendo anche queste aree verdi, sebbene non attrezzate. Un’unica soluzione possibile - conclude la consigliera di maggioranza - qualora non si possa concretamente avviare un progetto sull’edificio dell’Ausl, può essere solo quella di ragionare su altri stabili eventualmente presenti e disponibili nel quartiere".

La "vittoria" dei cittadini

"In sindaco ha annunciato l'intenzione discutere le soluzioni alternative alla demolizione del parco - commenta soddisfatto Alvaro Ancisi, secondo firmatario e promotore della petizione - Di più, perché ha anche dichiarato che quella di costruire il “Nuovo polo scolastico” nell’area di via Palestro, al posto del rudere dell’ex scuola infermieri, è “una soluzione fattibile”. Naturalmente, e a maggior ragione, la petizione continua, con lo scopo di dar la maggior voce possibile ai cittadini. Sia perché occorre che la loro sensibilità civica e ambientale diventi sensibilità dell’amministrazione comunale non solo per oggi, ma per il futuro. Ma anche perché raggiungere l’obiettivo che la petizione si propone richiede una serie di adempimenti amministrativi, tra cui il principale è del consiglio comunale, perché si tratta di modificare il piano triennale degli investimenti. L’immobile ex scuola infermieri va acquistato, il progetto di fattibilità dell’opera rifatto subito, ecc. Dall’incontro col sindaco raccoglieremmo però, ringraziandolo, un risposta positiva immediata all’istanza preliminare avanzata dalla petizione, circa il progetto in corso: "di sospenderne l’iter di realizzazione".

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