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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Piazza Don Fuschini, adesso si 'candida' la frazione San Michele

Il vicesindaco: "Non voglio entrare nelle scelte e nelle indicazioni che Porto Fuori deciderà di presentare alla commissione toponomastica del Comune, e quindi alla Giunta, circa l'intitolazione della nuova piazza della frazione"

“Non voglio entrare nelle scelte e nelle indicazioni che Porto Fuori deciderà di presentare alla commissione toponomastica del Comune, e quindi alla Giunta, circa l’intitolazione della nuova piazza della frazione”. Lo ha dichiarato il vicesindaco di Ravenna, Giannantonio Mingozzi, in merito alle difficoltà che la proposta di intitolare una piazza a don Francesco Fuschini ha incontrato nel comitato cittadino di Porto Fuori. “Pur rispettando legittimità e autonomia di quel comitato, sono dell’avviso che “piazza don Fuschini” a Porto Fuori ci starebbe proprio bene”.

“Non come atto riparatorio (il primo a rifiutare sarebbe proprio don Fuschini) né come deroga all’anticlericalismo, bensì come scelta profondamente laica verso un sacerdote e uno scrittore che merita tutta la nostra gratitudine e riconoscenza per la qualità e la popolarità del suo operato letterario. In ogni caso – continua Mingozzi – la frazione di S.Michele è pronta a dedicargli la piazza realizzata nella recente urbanizzazione che si trova in confluenza tra le vie Da Fabriano e via Tiepolo. Nessuna contrapposizione con Porto Fuori, ma occorre ricordare che per dieci  anni fino al 1996, don Fuschini ha vissuto a S.Michele nell’asilo delle suore, come veniva chiamata Villa Mori dell’Opera di S.Teresa, in compagnia di qualche collega e spesso di don Giuseppe Zaccagnini”.

“Tutti i giorni, verso metà mattina a piedi e con il cane, veniva in paese percorrendo quel mezzo chilometro salutato dai sanmichelesi che lo avevano ormai adottato, e salutando nell’ordine quanti si trovavano nella sezione del Pci, poi in quella dei repubblicani, nella chiesa per concludere il suo itinerario dalla giornalaia. Dedicò più elzeviri a S.Michele, ‘l’unico posto al mondo – scrisse – dove il giornale te lo danno dalla finestra e dove il barbiere ti viene a casa quando vuoi’”.

“E’ stato un bravo sacerdote anche per S. Michele e i suoi scritti non volevano renderlo più simpatico ma farci capire che la missione del prete è complicata, ma se la interpreti con i sentimenti popolari più autentici, un po’ di cultura e di aneddoti simpatici, rasserena gli animi favorisce il lavoro e ti mette di buon umore.  Per questo sosterremo il libro che Franco Gabici e Walter della Monica stanno per dare alle stampe. Lo presentermo nella nostra frazione che, anche per tutte queste complicità recenti, desidera ricordare nel modo migliore la figura di don Francesco Fuschini”.    
 

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