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Ponte mobile sul Candiano, Ancisi chiede spiegazioni al Comune sulla gestione

. Sulla tematica interviene il capogruppo in Consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi

Il 4 agosto scorso Azimut ha comunicato di aver cessato il “servizio di gestione e manutenzione del ponte mobile sul canale Candiano a Ravenna”, con il governo del porto sta “predisponendo gli atti per arrivare all' affidamento del servizio ad un nuovo soggetto" e che la gestione spetterà all'autorità di sistema portuale fino a quando non sarà conclusa la gara. Sulla tematica interviene il capogruppo in Consiglio comunale di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi: "Gestire il ponte e farvi la sacrosanta manutenzione non vuol dire solo aprirlo quando non se ne fa a meno, pagando la prestazione con una fattura. Nessuna impresa (Azimut compresa) potrebbe fare di più senza un’altra gara e un vero contratto di servizio. Né l'autorità di sistema portuale ha personale e mezzi per toccare una sola valvola dell’impianto". L'esponente dell'opposizione sottolinea inoltre che il vicesindaco di Ravenna e assessore al porto, "ha intimato ad l'autorità di sistema portuale “che il servizio sia garantito non solo per quel che riguarda il transito ma anche per le aperture in caso di necessità”. Gli basta cioè che sul ponte ci si passi sopra e che ogni tanto si apra".

Ancisi tuttavia ricorda che l'articolo 5 del contratto stipulato (e registrato) con l’Autorità Portuale ("Manutenzione e gestione dell'opera"), approvato dal Consiglio comunale il 12 gennaio 2006, recita che tocca al Comune “garantire a proprie spese la manutenzione e gestione dell’opera, direttamente o avvalendosi di terzi e a tenere indenne l’Autorità Portuale da qualsiasi richiesta o responsabilità”: tutto ciò in nome della “funzionalità della viabilità urbana”; mentre dal canto suo AP avrebbe, per una spesa prevista di 11,5 milioni, realizzato l’opera, in quanto “essenziale al traffico portuale” (benché rivelatasi poi una sciagura)". "Ciò significa che AP/ASP, gestendo a proprio carico il ponte dal 2011 al 2018, ha fatto un enorme e non dovuto regalo al Comune, spendendo soldi del porto in misura di 352 mila euro prima di incaricarne Azimut e di circa 1 milione e 50 mila dopo - continua Ancisi -. A buon ragione, l’ex presidente AP Di Marco aveva annunciato che non sarebbe andato oltre. Dunque, toccherebbe ora al Comune prendersi finalmente in carico il ponte e indire la nuova gara per l’affidamento del servizio. Forse ASP sta pensando a questo? Ne chiederò spiegazione al sindaco, come deve fare un consigliere comunale".

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