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"Un fondo ai ravennati per l'acquisto di armi": è polemica sui social

Commenta il capogruppo Alvaro Ancisi: "Lista per Ravenna, mentre accetta le scuse di Patrizi congiuntamente al suo impegno ad attenersi strettamente alle posizioni ufficiali e ai programmi della lista stessa, è ovviamente estranea al fatto e se ne dissocia".

E' polemica sui social network per la frase rilasciata dal candidato al consiglio comunale di Lista per Ravenna, Francesco Patrizi, circa "l'istituzione di un fondo a favore dei cittadini ravennati, per l'acquisto di un'arma ai fini della legittima difesa". Chiarisce l'esponente della lista civica: "A prescindere che, se mai in astratto fosse, potrebbe essere solamente nei confronti dei cittadini legittimati al porto d’armi, si è trattato di una mia provocazione con cui ho inteso reagire in forma colloquiale, solo indirettamente pubblica, com’è nella natura delle pagine Facebook, a discussioni in cui il tema dei cittadini indifesi nelle loro case di fronte alla delinquenza veniva minimizzato rispetto al fatto che, secondo statistiche ufficiali, Ravenna è al primo posto in Italia per il grave reato di questo genere".

"Mi scuso per essere andato oltre le righe, in contraddizione con le posizioni espresse da Lista per Ravenna in coerenza con la coalizione elettorale di cui è parte, le quali hanno invece correttamente affrontato il tema dell’inviolabilità del domicilio e del rafforzamento della legittima difesa dei cittadini dai delinquenti che invadono le loro case - continua Patrizi -. Non a caso Lista per Ravenna è stata la prima formazione politica nella nostra città che abbia invitato la cittadinanza a sottoscrivere il progetto di legge popolare che vuole riformare, a loro diritto, gli articoli 614 sulla violazione di domicilio e l’art. 55 sull’eccesso colposo di difesa".

"Dichiaro, al riguardo e per l’intera mia azione successiva, che mi atterrò strettamente, su questa come su ogni altra problematica dell’amministrazione comunale, al programma che la coalizione alternativa al Pd depositerà tra venerdì e sabato in Comune insieme alla presentazione delle sue liste, nel quale, tra l’altro, il tema della sicurezza è trattato al primo posto con grande ampiezza, esaustività e incisività", conclude Patrizi. Commenta il capogruppo Alvaro Ancisi: "Lista per Ravenna, mentre accetta le scuse di Patrizi congiuntamente al suo impegno ad attenersi strettamente alle posizioni ufficiali e ai programmi della lista stessa, è ovviamente estranea al fatto e se ne dissocia".

SINISTRA PER RAVENNA - Sulla questione è intervenuta anche Sinistra per Ravenna: "Il diritto alla sicurezza rientra sicuramente tra quelli che lo Stato deve garantire. Non possono certo essere singoli cittadini o bande/ronde organizzate a difendere la propria sicurezza. L’evoluzione di un’idea di patto sociale tra gli individui ci insegna proprio questo. Questa è una riflessione di sinistra. Si potrebbe però dire con più correttezza che ci sono situazioni in cui uomini o organizzazioni di sinistra si comportano come fossero di destra e viceversa.  Essere di sinistra, nel senso più ampio e non settario, significa perseguire posizioni politiche egualitarie e progressiste, che nel corso dei secoli hanno cercato di rendere lo Stato equo e garante di tutti gli individui".

"Essere di sinistra - prosegue - significa anche promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita per tutti, in una maggiore libertà, sostenendo la giustizia sociale prima che il libero mercato. Essere di sinistra oggi significa sostenere con decisione questi valori, che nella storia sono stati calpestati dai diversi totalitarismi, compresi quelli cosiddetti comunisti. La Sinistra oggi è quella che di fronte ai migranti pensa all'accoglienza, che di fronte agli scenari di guerra pensa alle soluzioni pacifiche, è quella che pensa che la sicurezza debba essere garantita a tutti e che ogni vita umana abbia valore. La Sinistra pensa che l’idea di armare i cittadini è una follia, che non si può passare ad uno stato di guerra continua e di giustizia privata e individuale. Tale Francesco Patrizi, ex Movimento 5 Stelle, oggi candidato nella coalizione di centro-destra, e va detto, immediatamente preso di mira proprio da Vandini, che ha lanciato l'idea di creare un fondo a favore dei cittadini italiani per l'acquisto di un arma ai fini della legittima difesa, ha espresso un'idea di destra".

"Quello che sta accadendo negli Stati Uniti non è così distante da noi - aggiungono da Sinistra per Ravenna -. Le proposte di Donald Trump di ergere muri, di armare i cittadini, sono quelle di Salvini, che incorona Alberghini e che non a caso corre a farsi fotografare a fianco del magnate statunitense. Quel Donald Trump che, guarda caso, come molti dei nostri esponenti del centro destra sventola ai quattro venti concetti come l'inviolabilità del matrimonio, l'opposizione al riconoscimento delle coppie gay, la crociata contro l'aborto, che sicuramente se fosse italiano si schiererebbe con le sentinelle in piedi, e che come i nostri Casini, Fini, Berlusconi, è al terzo matrimonio. Vizi privati e (finte) pubbliche virtù. Questo è Destra. Un grazie di cuore a Francesco Patrizi che ce l'ha voluto ricordare".
 

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