rotate-mobile
Politica

Romagna “tiepida” con Bersani, Faenza capoluogo dei renziani: l’analisi del voto

Una Romagna meno "bersaniana" dell'Emilia. E' l'immagine che viene restituita il giorno dopo, all'analisi dei risultati del ballottaggio del centro-sinistra di domenica

Una Romagna meno “bersaniana” dell’Emilia. E’ l’immagine che viene restituita il giorno dopo, all’analisi dei risultati del ballottaggio del centro-sinistra di domenica. Cesena, dove pur prevale Bersani, è la più tiepida con il segretario nazionale del Pd rispetto a tutti gli altri territori: nel cesenate Bersani si è fermato al 53,98%, vale a dire quasi sette punti percentuali in meno rispetto alla media regionale. Segue Forlì, con il 55,89% di sostegno a Bersani, 5 punti percentuali in meno.

FORLI’-CESENA ROCCAFORTE RENZIANA

Di pari passo il risultato positivo di Renzi, che in Emilia-Romagna ha avuto proprio in Forlì-Cesena la sua provincia “roccaforte” (45,05% rispetto al 39,20% di media regionale). Tale risultato può essere anche ascritto al fatto che sul territorio di Forlì-Cesena il sindaco di Firenze Matteo Renzi, sfidante di Bersani, ha trovato forti sponsor: il consigliere regionale Damiano Zoffoli nel Cesenate e il sindaco Roberto Balzani (solo dopo il voto del primo turno) a Forlì.

LE PROVINCE ROMAGNOLE

Ravenna è la sesta provincia in Regione per sostegno a Bersani: 58,58% rispetto al 41,42% di Renzi. Rimini è la quinta, in media con il dato regionale (59,37% a Bersani, 40,63% a Renzi). Forlì-Cesena, come si diceva, l’ultima: 54,95% rispetto al 45,05% di Renzi. In totale in Romagna hanno partecipato alle primarie, per il turno di ballottaggio, 97.162 persone, circa un elettore su 10. La settimana prima, per il primo turno del 25 novembre, si erano recati ai seggi delle primarie 105.004 persone. Il calo tra i due turni di elezione è stato di 7.842, circa il 7.4% in meno, un calo fisiologico per un turno di ballottaggio.

IL VOTO DEI VENDOLIANI

Di fatto a consolidare in modo decisivo al successo che già Bersani aveva riportato al primo turno è stata la confluenza sulla sua figura dei voti espressi il 25 novembre per Nichi Vendola, terzo candidato alle primarie per Sinistra, Ecologia e Libertà. Ininfluenti i viti andati agli altri contendenti del primo turno: Bruno Tabacci (che non è arrivato a 600 voti in tutta la Romagna) e Laura Puppato (circa .1200 voti in Romagna). In termini percentuali Pierluigi Bersani ha segnato al ballottaggio oltre un punto percentuale in più rispetto alla somma dei voti riportati da Bersani stesso e da Vendola al primo turno in tutti i territori provinciali romagnoli, segno che Matteo Renzi aveva fatto il “pieno” del suo elettorato già al primo turno.

I NUMERI ASSOLUTI

Di fatto non sono tornati a votare Matteo Renzi tutti quelli che lo avevano sostenuto una settimana prima: a Forlì-Cesena ha avuto 15.720 preferenze contro le 16.596 del primo turno (-876 voti). A Ravenna e provincia i renziani sono stati 17.521, rispetto ai 18.635 del 25 novembre (-1.114 voti). A Rimini e provincia erano 8.487 la prima settimana e 8.029 la seconda (-458 voti). Tuttavia se le preferenze di Bersani sono aumentate in termini assoluti al ballottaggio, non totalizzano la somma dei voti dati al primo turno allo stesso Bersani e a Vendola: a Forlì-Cesena primo turno 20.297 voti a Bersani e Vendola, 19.178 a Bersani al ballottaggio; a Ravenna e provincia 25.755 al primo turno tra Bersani e Vendola, 24.780 per Bersani al secondo turno; a Rimini e provincia 12.553 voti a Bersani e Vendola, 11.733 a Bersani al secondo turno.

I COMUNI RENZIANI

In provincia di Forlì-Cesena i comuni che hanno preferito Renzi anche al secondo turno di ballottaggio sono stati 10 su 30: 3 del Forlivese, 7 del Cesenate. A Ravenna e provincia i comuni “renziani” sono stati 4 su 18 ed infine nel Riminese si contano 6 Comuni non bersaniani sui 20 della provincia. Dal punto di vista geografico si possono individuare in Romagna delle aree omogenee dove Renzi ha sfondato rispetto a Bersani. La roccaforte renziana è Faenza, tra le città maggiori, che si è portata con se gran parte del suo comprensorio (Castel Bolognese, Solarolo e Brisighella). Quindi vi è la fascia appenninica della ‘Romagna toscana’ al confine con la regione di Renzi (Tredozio, Portico, Santa Sofia, Verghereto), l’area del Rubicone, dove Renzi era sostenuto da diversi sindaci ed esponenti locali del Pd (Gambettola, Gatteo, Longiano, Sogliano, Borghi) ed infine nella Valconca nel Riminese. Al primo turno il “capoluogo renziano” in Romagna era Cesena, scettro passato al secondo turno a Faenza.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Romagna “tiepida” con Bersani, Faenza capoluogo dei renziani: l’analisi del voto

RavennaToday è in caricamento