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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Primo Bisi, il pluriomicida che potrebbe tornare in libertà

La paura è che, la prossima settimana, la sezione del riesame del Tribunale della Libertà di Bologna decida per la scarcerazione dell'uomo, che alle spalle ha già tre omicidi e ne ha appena sfiorato un quarto

Fa ancora discutere il caso del pluriomicida Primo Bisi, che due settimane fa ha sparato nel Borgo San Rocco all'avvocato Francesco Manetti. La paura è che, la prossima settimana, la sezione del riesame del Tribunale della Libertà di Bologna decida per la scarcerazione dell'uomo che, alle spalle, ha già tre omicidi: uno nel 1963 e uno nel 2001. Sulla questione è tornato per l'ennesima volta il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci: "Bisi è capace di uccidere nuovamente".

"Ricapitoliamo i fatti - dice il primo cittadino - Nel 1963  Bisi uccide una persona a sprangate. Dopo una condanna a quattordici anni di detenzione nel 1977 torna libero e da Filo d'Argenta viene ad abitare a Savio. Nel 2001 spara e uccide la moglie e un vicino di casa. Condannato, doveva stare in carcere fino al 2017 e poi in un istituto fino al 2023. Invece dal 2010 era ai domiciliari, da cui il 17 è  comodamente evaso per sparare all’avvocato  Manetti. Su questa vicenda giudiziaria, culminata per ora nella sparatoria del Borgo San Rocco, ho chiesto ed esigo risposte dalle autorità  competenti.
Come è noto io mi sono battuto in prima persona per migliorare la condizione del nostro carcere, mi sono esposto in prima persona ,mi sono beccato una tentata causa per diffamazione, ho tirato dritto e abbiamo ottenuto dei buoni risultati grazie alla nuova direzione del carcere".


"Ribadisco con forza la richiesta di ottenere i chiarimenti dovuti sulla dinamica giudiziaria sfociata, per ora, nella sparatoria del Borgo San Rocco. Ma la questione che urge in queste ore è  l’imminente pronunciamento del Tribunale della Libertà  sulla richiesta di scarcerazione di Primo Bisi. Sono evidentissimi i gravi indizi di colpevolezza, i gravi pericoli di fuga e il pericolo che  Bisi uccida ancora. Il Gip dottor Piervittorio Farinella ha respinto per queste ragioni la prima richiesta di revoca della carcerazione disposta dalla Procura" continua Matteucci.

"Rivolgo un appello pubblico ai Giudici del Riesame perché considerino l'oggettiva, conclamata e reiterata pericolosità di  Bisi per la nostra comunità.  Parliamoci chiaro: l’avvocato Manetti  è  vivo grazie alla bravura dei medici ma anche ad un colpo di fortuna millimetrico. Io non me la sento di tacere o di abbassare la voce di fronte al riproporsi, per la seconda volta, di un pericolo del genere. Sono certo di non mancare di rispetto alla Magistratura e alla sua autonoma funzione rappresentando loro queste fortissime preoccupazioni. Penso di non essere il solo a pensarla cosi. Mi assumo la responsabilità  di portare avanti questo impegno, e poi, lo ribadisco, anche la battaglia perché  siano chiarite le ragioni che hanno portato lo Stato a subire una sconfitta cosi pesante, il 17 settembre, a Ravenna, nel Borgo San Rocco.Una sconfitta, questa è  l’urgenza di queste ore, che non si può   ripetere una seconda volta”.
 

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