Provincia Romagna, Mingozzi: "Ragioniamo senza confini"
Il vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi e il segretario provinciale della UIL Riberto Neri tornano sull’argomento dopo la delibera approvata lunedì dal CAL
Il vicesindaco di Ravenna Giannantonio Mingozzi e il segretario provinciale della UIL Riberto Neri, che recentemente hanno dibattuto di contenimento della spesa e di riforma delle province alla Festa dell’Uva di San Pietro in Vincoli, tornano sull’argomento dopo la delibera approvata lunedì dal CAL: “La proposta che il Consiglio delle Autonomie invierà alla Regione è un passo avanti definitivo verso la provincia unica di Romagna, ma costituisce al tempo stesso ragione ed incentivo per un confronto senza confini tra i comuni capoluogo e i territori interessati.
“Per non perdere tempo, affermano Mingozzi e Neri, e affinché la popolazione sia sufficientemente informata almeno sulle procedure di aggregazione e sulle future competenze dell’ente, proponiamo 4 temi che, almeno da parte nostra, cercheremo di approfondire con il mondo dell’economia e del lavoro nelle prossime settimane . Il primo: la provincia unica deve creare nuove opportunità di sviluppo e di occupazione collegando tra loro settori come la meccanica, l’agroindustria , la ricerca scientifica i trasporti, la piccola e media impresa e il credito che contano già su punte di eccellenza in grado di stimolare l’intero territorio".
"Il secondo , la spesa sociale e sanitaria, l’assistenza e in generale il sostegno ai più deboli va affrontata con dati omogenei che oggi non abbiamo e che vanno costruiti partendo dalle singole fonti di spesa e dai diversi modelli esistenti - continuano Mingozzi e Neri -. Il terzo: le infrastrutture per la Romagna oggi ci vedono su fronti separati per non dire contrapposti mentre su problematiche come il porto di Ravenna, gli aeroporti, i collegamenti stradali , la nuova E55 e la vocazione turistica occorre mettere insieme le risorse , le espressioni più innovative e la capacità di rappresentarle al massimo livello politico ed istituzionale".
"Il quarto - concludono Mingozzi e Neri - le condizioni della spesa pubblica, del patrimonio e dei capitoli di bilancio oggi separati occorre assemblarli in un unico contesto per capire quanto e cosa la provincia unica riceverà in dote oppure dovrà ripianare, nel settore ad esempio delle strutture scolastiche, della formazione professionale, degli incentivi alle imprese , dell’università e delle competenze in materia ospedaliera”.