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Provincia unica, il Pdl attacca il Pd: "E' proprietario delle istituzioni"

"Quando il PDL parla di concezione proprietaria delle istituzioni da parte del PD di questo territorio si riferisce esattamente a questo tipo di atteggiamento"

"Le vere decisioni sulla provincia unica (spartizione di poltrone, di sedi, di centri di potere) non sono state ratificate presso il tavolo formale convocato in regione bensì presso una sede di partito alla presenza di tutte le parti in causa che naturalmente hanno in tasca la stessa tessera. Quando il PDL parla di concezione proprietaria delle istituzioni da parte del PD di questo territorio si riferisce esattamente a questo tipo di atteggiamento". E' l'attacco di Alberto Ancarani e Paolo Savelli del Pdl.

"Nessuna consultazione con l’opposizione, buona solo per ottenere un eventuale appoggio a qualche ordine del giorno il più generico possibile in stanche sedute di consiglio comunale, nessun coinvolgimento dei cittadini la cui posizione pro autonomia della Romagna è sempre stata nota ma non faceva comodo al notabilato del partitone che tutto può e tutto governa, ma una bella riunione vecchio stampo in via della Lirica dove improvvisamente sono diventati tutti romagnolisti", sostengono gli esponenti del partito di centrodestra.

"Noi che romagnolisti lo siamo sempre stati e che alla luce di una normativa nazionale che avremmo voluto più incisiva riteniamo che sia questo il migliore sbocco per razionalizzare la macchina amministrativa alle condizioni date osserviamo questo spettacolo con enorme tristezza auspicando almeno che i lunghi coltelli della riunione del PD anziche far diminuire i costi della macchina pubblica non finiscano per farli aumentare.
In questo senso il PD di questa provincia storicamente ha già avuto modo di dare pessima prova di sé", concludono Ancarani e Savelli.

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