rotate-mobile
Politica

Provincia unica, Spadoni (Udc): "Il silenzio assordante di Ravenna"

"Sarebbe interessante capire se la Regione insiste nell’obiettivo di raggruppare alcune province in un’ottica di area vasta o, invece, tenda ad aspettare le decisioni al riguardo da parte del governo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Sarebbe interessante capire se la Regione insiste nell’obiettivo di raggruppare alcune province in un’ottica di area vasta o, invece, tenda ad aspettare le decisioni al riguardo da parte del governo. Lo stesso quesito va posto anche ai rappresentanti delle tre province, Ravenna, Rimini, Forlì – Cesena i quali si sono adoperati per realizzare tale progetto al fine di raggiungere in tempi brevi  tale obiettivo di raggruppamento e di razionalizzazione.

Ma se i presidenti delle giunte delle province romagnole operano a livello di vertice mantenendo un rigoroso silenzio sulle strategie, l’omologa presidente di Bologna, Beatrice Draghetti, sta compiendo passi da gigante, ed ha presentato al suo Consiglio provinciale ben due documenti ricchi di riflessioni, contenuti e proposte, nella consapevolezza di vedere conclusa al 31 dicembre 2013 l’esperienza delle istituzioni provinciali. In uno dei due  documenti aperti al confronto degli eletti, ad esempio,  la presidente Draghetti illustra i procedimenti, i riferimenti legislativi, le risorse umane e quelle finanziarie  in un quadro di prospettiva, indicando  le possibili  funzioni e i servizi in capo al prossimo ente di area vasta.

Numerosi, inoltre, gli stimoli e le riflessioni fatte dalla presidente, supportate da analisti e statistiche utili per offrire un “contributo conoscitivo,”  ma anche per “non fare partire da zero” la nuova esperienza amministrativa di area vasta. Stando a questa premessa, si chiede come possa organizzarsi un progetto di area vasta romagnola, quando i consiglieri provinciali di Ravenna, in modo artatamente scorretto sotto il profilo istituzionale, sono stati esclusi completamente da qualsiasi attività conoscitiva, istruttoria e di programmazione, quasi come la nuova provincia sia di competenza di soli pochi!  In questo modo, oltretutto, si calpesta la democrazia e non si rispettano i consiglieri eletti dall’elettorato, mortificati in questo modo da un evidente  e grave strapotere".

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Provincia unica, Spadoni (Udc): "Il silenzio assordante di Ravenna"

RavennaToday è in caricamento