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Provvedimento antimafia per i nuovi uffici pubblici: "Due mostri edilizi dai costi stratosferici"

Fioccano le prime polemiche sul caso dell'impresa edile del nuovo Palazzetto dello sport e dei nuovi uffici comunali di viale Berlinguer, che nei giorni scorsi è stata oggetto di un provvedimento ostativo antimafia

Fioccano le prime polemiche sul caso dell'impresa edile del nuovo Palazzetto dello sport e dei nuovi uffici comunali di viale Berlinguer, che nei giorni scorsi è stata oggetto di un provvedimento ostativo antimafia emesso dalla Prefettura di Napoli.

"Il nuovo Polo degli uffici pubblici di via Berlinguer, distinto in due palazzi, rispettivamente per il Comune di Ravenna e per la Regione Emilia-Romagna, si mostra ai cittadini ravennati che lo vedono a distanza come un oggetto misterioso - commenta il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi - Sia perché l’opera, progettata nel 2004 e messa in cantiere nel 2014 per essere terminata in 900 giorni, non viene mai completata, subendo continui rinvii; sia perché l’effetto estetico dei due edifici, ingabbiati come sono da un involucro di bambù, stride notevolmente con l’assetto urbanistico del comparto edilizio intorno, in assenza anche di alcun riferimento storico-culturale coi materiali di finitura esterna, murari o lignei, tipici dell’edilizia locale. Difficilmente gli uffici del Comune e della Regione sarebbero potuti entrarvi entro l’anno come promesso, a prescindere dai freni imposti dal Coronavirus. Ma ora che sull’impresa appaltatrice è piombato un provvedimento ostativo antimafia, è probabile che il taglio del nastro non avvenga neppure prima delle elezioni comunali del giugno 2021".

"Molti cittadini ricordano come tutto il complesso degli uffici comunali già esistenti in via Berlinguer, associato all’attiguo nuovo Polo, occupi il posto in cui sarebbe dovuto sorgere il PalaPiano (dal nome dell’architetto progettista) dedicato allo sport, la cui costruzione è stata abbandonata, per errori politici e tecnici, quando già se ne aveva il basamento - continua il consigliere d'opposizione - Non più esaltante appare l’attuale avventura, dato che, a parte i tempi biblici che la connotano, i suoi costi, a carico delle casse pubbliche, presenta il seguente conto, aggiornato a tutto il 2019: il valore dell’appalto, inizialmente pari a 26,4 milioni di euro, è salito a 32,3; i metri quadrati della superficie edificata sono 10.900; di conseguenza, il costo di costruzione dell’immobile è di quasi 3mila euro al mq, il doppio dei prezzi di mercato; per non dire che la gestione dei due “mostri” non appare tra le più economiche, sia perché fortemente bisognosi di energia, essendo tutti vetrati, sia perché la manutenzione dei frangisole con materiali di bambù non sarà né semplice, né a buon mercato. Qualcosa non quadra nell’efficienza delle amministrazioni pubbliche nostrane? Ognuno risponda da sé".

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