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Quando il verde diventa parcheggio. M5S: "Una cosa vergognosa"

"Approvato senza battere ciglio il parcheggio addossato alle antiche mura con il quale si distrugge la fascia di rispetto a verde attualmente esistente."

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Abbiamo assistito oggi ad una delle più esilaranti arrampicate sugli specchi di questo consiglio comunale. Approvato senza battere ciglio il parcheggio addossato alle antiche mura con il quale si distrugge la fascia di rispetto a verde attualmente esistente. Non importa che la mura siano quelle che ricalcano il castrum romano, che colleghino l’antichissima Porta Gaza con il quattrocentesco Torrione dei Preti e con il complesso monumentale “Ponte dei Martiri – omaggio alla Resistenza a Ravenna”, realizzato dal celebre scultore Giò Pomodoro presso la zona ove c’era il Ponte degli Allocchi a memoria della strage del 1944, che la scelta progettuale sia quella che chiunque contrasterebbe con forza davanti a casa propria e che nei regolamenti urbanistici si preveda che la cinta muraria  cittadina debba costituire un percorso continuo da valorizzare.

E così comincia la scalata: il verde può diventare tranquillamente parcheggio, in barba alle destinazioni urbanistiche, l’uso di un area verde è equivalente all’uso di un’area destinata a parcheggio, il godimento di un bene architettonico o storico è identico se una fila di vetture è incollata davanti oppure no, e la sosta ed il relativo incasso dei proventi è attività compatibile con il rispetto del valore del suddetto bene.
La stessa possibilità di modifica generalizzata per tutte le aree verdi della città viene proposta anche per gli altri nuovi stalli progettati sulle aree verdi di Torre Umbratica, e perciò il Movimento 5 Stelle è stato costretto a votare negativamente anche a questa variante.

E così si resta sempre più ammutoliti davanti ad un assessore che si scaglia contro il posteggio nei pressi della basilica di S. Maria Maggiore ma ne propone uno a pochi centimetri (quaranta!) delle mura storiche tutelate ai sensi del Codice dei Beni Culturali e davanti ad un consigliere PD che si affretta a dimostrare che si tratta solo di girare l’orientamento degli stalli già presenti ed il progetto è ancora del tutto modificabile, quando sappiamo che è stato predisposto in concerto con la Soprintendenza e che si gioca, come abbiamo visto, con i centimetri. E si rimane senza parole davanti ad una Giunta che propone una modifica al Regolamento urbanistico edilizio che da un lato aprirà le porte alla possibilità di realizzare parcheggi in tutte le aree verdi della città “… spazi di sosta in aree prevalentemente a verde… l’area a verde può essere integrata con spazi di sosta…”, dall’altro lascia immutato l’articolo art. 18 c. 7 del RUE 5.1 che recita: “all’interno delle fasce di rispetto della cinta muraria non sono ammesse attività o manufatti, anche precari o temporanei, incompatibili con i valori culturali dei siti esistenti, o che danneggino i tappeti erbosi e gli impianti vegetali, così come definiti dai progetti di sistemazione delle aree scoperte”, risultando perciò, la variante proposta, in palese contraddizione con questo.Quando poi si arriva a sostenere che un area destinata verde è perfettamente equivalente ad una ricoperta di betonelle prefabbricate e traforate di cemento, e che il decoro di questo tipo di lastricato sia identico a quello di un prato ed adeguato con le antiche mura, a questo punto c’è solo da augurarsi che gli amministratori pronuncino tutto questo senza battere ciglio, siano quantomeno in malafede. E sempre pronti a devastare la cultura per fare cassa con venti miseri posti auto in più in una strada a fondo cieco. Altro che soluzione al problema di piazza Kennedy….

Francesca Santarella
consigliere comunale Movimento 5 Stelle

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