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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Ravenna 2019, Matteucci sprona la città: "Non taglieremo l'impegno sulla cultura"

Il sindaco bizantino rimarca come "il progetto di Capitale europea della Cultura è stato un bel sogno, non un'ubriacatura o qualcosa che ci ha distratto dagli altri impegni che avevamo con i ravennati"

"Il modo migliore per realizzare il nostro sogno è svegliarsi subito e ripartire". Il sindaco Fabrizio Matteucci scuote Ravenna all'indomani della proclamazione di Matera come Capitale Europea della Cultura 2019. Il primo cittadino. in una sala pre-consigliare gremita di cittadini, in un clima di commozione per la sfiorata vittoria e di gratitudine per tutti quanti hanno lavorato a questo progetto, si è complimentato con il sindaco della località lucana, Salvatore Adduce, ma ribadisce allo stesso tempo come la città dei mosaici sia "uscita a testa alta e con onore".

Si è parlato di "sogno infranto, svanito e spezzato". Ma, osserva Matteucci, "il futuro appartiene a chi crede nella bellezza dei propri sogni". "Il nostro sogno - evidenzia il primo cittadino - non è stato una bolla mediatica o politica, ma una prezioso cammino per la nostra città. Dunque è nostro dovere non farlo svanire nel nulla. Per questo vogliamo portare avanti il più possibile i progetti del dossier di candidatura". Il sindaco bizantino rimarca come "il progetto di Capitale europea della Cultura è stato un bel sogno, non un'ubriacatura o qualcosa che ci ha distratto dagli altri impegni che avevamo con i ravennati. In questi anni non abbiamo mai perso di vista i problemi della città".

Ravenna 2019, la delusione: Matteucci incontra la città (foto Argnani)

"Cultura, turismo per creare nuova ricchezza, nuove imprese, nuovi posti di lavoro restano il “cuore” di Ravenna2019 - ricorda Matteucci -. Cercheremo di fare in modo che le parole di attenzione del Ministro Franceschini pronunciate in occasione della proclamazione della vincitrice del titolo, si concretizzino in provvedimenti del Governo anche nei confronti delle altre città finaliste". "Dobbiamo - chiosa - prenderci sulle spalle e dare valore al capitale umano, alla nuova identità che abbiamo costruito in questi cinque anni grazie al coinvolgimento di tantissimi giovani nel nostro progetto di candidatura. Una nuova identità che ha anche un valore economico".

"Faremo in modo che le imprese giovanili che avevamo immaginato per Ravenna Capitale europea della Cultura si realizzino ugualmente con Ravenna2019 - è la promessa del sindaco -. Avere rinnovato la nostra identità non significa avere scelto una vocazione esclusiva. Quella ravennate è un'economia multiforme: insieme alla cultura abbiamo il porto, l'industria, l'artigianato, il commercio, il turismo e molto altro. Non abbiamo mai pensato di puntare esclusivamente su uno di questi settori. in questi anni abbiamo costruito una nuova identità di  Ravenna che guarda al futuro. L'identità di una comunità ha anche un valore economico".

"Con il progetto Ravenna2019 lavoreremo perché nascano nuove imprese dell'economia creativa - garantisce il sindaco -. Il nostro sogno non svanirà  nel nulla. Coinvolgeremo tutta la comunità ravennate e della Romagna sul tema di come portare avanti il progetto Ravenna2019. La discussione deve chiamare a raccolta tutti i protagonisti  del  percorso per la candidatura". Quindi fissa le tappe: " Cominceremo martedì in Giunta, poi il coinvolgimento si allargherà alle altre istituzioni, alle associazioni, alle migliaia di persone, ravennati e romagnoli, che hanno creduto in Ravenna2019. Saremo molto concreti sulle cose che vogliamo realizzare: dalla Darsena di città ai progetti culturali del dossier".

"Certo - ammette Matteucci - la prova sarà più difficile di quello che avevamo sperato. Non essendo Capitale, Ravenna potrà contare su minori finanziamenti, ma ce la metteremo tutta per trovarli. Non taglieremo l'impegno sulla cultura. Entro Natale metteremo a punto un cronoprogramma di realizzazioni, da qui al 2019, trasparente e partecipato, come è stato il percorso per la Capitale: non vogliamo disperdere le energie che abbiamo messo in moto. Ravenna oggi è un po' dolente, sarebbe strano se non lo fosse. Ma da lunedì ripartiamo con chi la ama, la rispetta e vuole migliorarla. Il modo migliore per realizzare il nostro sogno è svegliarsi subito e ripartire".

CASSANI - "Abbiamo perso, ma con onore, arrivando secondi - ha dichiarato Alberto Cassani, coordinatore della candidatura -. Possiamo dire che siamo caduti in piedi e si continua a lavorare perché il patrimonio di questa straordinaria, bellissima avventura, non può e non deve essere disperso". "Ci sono sconfitte – ha affermato il coordinatore – che possono servire più di una vittoria, e questo credo sia il nostro caso, perché essere arrivati secondi ci stimola a proseguire in questo modo e su questa strada. Ci sono sconfitte dopo le quali si è lasciati soli: come dimostra già questa sala stracolma di gente, non è il nostro caso". Cassani ha tenuto a ringraziare tutti, citandoli uno per uno, i componenti dello staff – Marcella Montanari, Alberto Marchesani, "Chris" Angiolini, Lorenzo Donati e Cristina Calandrini; poi ha ringraziato il Comitato Artistico-organizzativo, il Social Media Team, i giovani di V!RA2019, tutti gli assessori comunali per quanto fatto nei rispettivi ambiti, il Direttore generale del Comune Carlo Boattini, la direttrice dei Servizi cultura e turismo del Comune Maria Grazia Masini, e tutti coloro che, anche in modo critico, hanno comunque dato un contributo o uno stimolo al lavoro di Ravenna2019.

IL PD - Da Michele de Pascale, segretario provinciale del Pd Ravenna, un ringraziamento al sindaco Matteucci, "che ha portato avanti questo bellissimo percorso e tutta la sua squadra che ha fatto un lavoro veramente straordinario. Solo chi non si pone obiettivi importanti non rischia di patire delusioni. Ravenna e la Romagna sono oggi più unite e più consapevoli del ruolo strategico che la cultura deve giocare nel nostro futuro. Il cuore del progetto continuerà a battere".

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