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Case popolari e assegnazione degli alloggi: approvato il nuovo regolamento

La delibera è stata illustrata da Giovanna Piaia, assessore alla Casa. Piaia ha spiegato che si tratta di "una revisione complessiva - alla luce del riordino della legge regionale 24 del 2001 avvenuto a fine 2013 – di tre regolamenti"

Approvato dal consiglio comunale di Ravenna il regolamento per l’assegnazione degli alloggi Erp, la mobilità e l’emergenza abitativa. Favorevoli i gruppi di maggioranza. Contrari Lega Nord e Lista per Ravenna. La delibera è stata illustrata da Giovanna Piaia, assessore alla Casa. Piaia ha spiegato che si tratta di "una revisione complessiva - alla luce del riordino della legge regionale 24 del 2001 avvenuto a fine 2013 – di tre regolamenti, che sono stati accorpati, attraverso un’importante azione di semplificazione".

Ha aggiunto che "con il nuovo strumento si rivede il modello di graduatoria aperta, confermato dopo due anni di sperimentazione ma rispetto al quale da ora in poi le graduatorie saranno aggiornate una volta ogni sei mesi anziché una volta ogni quattro; e ogni due anni saranno verificate tutte le posizioni. Il regolamento prevede inoltre la costituzione di più tavoli, con riunioni mensili, per il coordinamento di tutti i soggetti che a vario titolo sono coinvolti nelle problematiche connesse alla gestione del patrimonio Erp".

“Nella gamma dei servizi abitativi – ha detto Piaia – l’Erp è senz’altro quello principale, rivolto alle famiglie che non riescono ad accedere al libero mercato dell’affitto. Come previsto dalla legge 24, la bussola che ha orientato la stesura di questo regolamento, il Comune di Ravenna ha affidato la gestione del patrimonio Erp ad Acer, mantenendo però il governo della situazione attraverso un raccordo costante, in termini di programmazione, monitoraggio e controllo”.

Il nuovo regolamento prevede inoltre che ogni anno si predisponga un piano di razionalizzazione dell’uso del patrimonio Erp ai fini del miglior utilizzo degli alloggi disponibili, tenendo conto dei seguenti aspetti: graduatoria, emergenza, mobilità d’ufficio, mobilità volontaria. E consente alla giunta di approvare in via sperimentale progetti di cohousing (condivisione dell’alloggio Erp tra diversi nuclei) e individuazione di contesti appropriati per nuclei diversi di famiglie Rom – Sinti.

Piaia è scesa poi nel dettaglio dei requisiti necessari per presentare domanda di alloggio, precisando che alla luce della nuova legge regionale 24 non è più possibile prevedere il requisito, inserito nel precedente regolamento, dei due anni minimi di residenza nel territorio del comune (essenzialmente i requisiti soggettivi necessari sono la cittadinanza italiana, di uno stato Ue o extraUe in regola con le disposizioni di legge in materia di immigrazione e la residenza o la sede di attività lavorativa nel territorio del comune).

In alternativa, per ‘premiare’ il radicamento sul territorio, si è comunque deciso di prevedere l’assegnazione di punti in relazione al numero di anni di residenza (da due a cinque anni 5 punti; da cinque a dieci anni 25 punti, oltre dieci anni 30 punti; su un totale di 150 punti). Sempre in tema di punteggi, Piaia ha sottolineato come siano state recepite alcune richieste fatte durante le commissioni che hanno esaminato il regolamento: ad esempio, i punti per i figli disabili sono stati fissati in 8 sia che questi siano minorenni o maggiorenni (in prima battuta per i maggiorenni erano stati previsti quattro punti). E come, sempre in commissione, sia stato meglio definito il caso dei nuclei sostenuti dai servizi per progetti di reinserimento (ai quali vengono assegnati 25 punti) prevedendo che tale punteggio sia riconosciuto anche alle donne ospiti di strutture residenziali di accoglienza segnalate all’Asp dalle associazioni a tutela delle stesse.

Anche i requisiti oggettivi (limiti di reddito e proprietà) sono definiti sulla base della legge regionale 24. Piaia ha poi voluto sottolineare come, sempre seguendo la legge regionale, sia stato definito un termine (7 giorni) entro il quale gli assegnatari devono comunicare l’accettazione dell’assegnazione e occupare l’alloggio, pena la decadenza dell’assegnazione dello stesso. L’assessore ha posto anche l’accento sulla questione dei controlli, sottolineando che il regolamento prevede una attività mensile di monitoraggio delle morosità, svolta da Comune, Asp e Acer e che se le morosità restano recidive, anche in presenza di varie tipologie di aiuti alle famiglie, possono dare corso alla decadenza dall’assegnazione dell’alloggio.

Oltre al Tavolo morosità e al Tavolo di raccordo Comune – Acer per la gestione del patrimonio Erp è stato previsto un Tavolo mediazione sociale, che si riunirà sempre a cadenza mensile, al quale parteciperanno rappresentanti di tutti i servizi che sono in relazione con in nuclei assegnatari, al fine di fornire un supporto ad Acer nella gestione delle varie situazioni. Il nuovo strumento, come accennato, affronta anche i temi della mobilità, introducendo regole, sempre mutuate dalla legge regionale 24, che hanno l’obiettivo di consentire il miglior utilizzo possibile del patrimonio Erp e di ridurre i casi di sottoutilizzo (oggi un appartamento su dieici è sottoutilizzato, uno su tre sovraffollato).

E quello dell’emergenza abitativa. Si è pensato a una modalità condivisa di assegnazione degli alloggi di emergenza abitativa (che veda il coinvolgimento di Comune, Acer, Asp, Dipartimento di salute mentale). Gli appartamenti di emergenza abitativa sono di norma il 3 per cento del patrimonio complessivo Erp, quindi 70, e vengono assegnati per un anno. Durante la replica l’assessora Piaia ha confutato la posizione di Ancisi secondo la quale nell’assegnazione delle case popolari sarebbero favoriti gli stranieri, dicendo che “la platea di chi chiede una casa popolare è praticamente divisa a metà tra italiani e stranieri e che quindi è naturale che si vada verso una parità anche nelle assegnazioni. Il punto non è essere italiani o stranieri ma rispondere ai requisiti necessari”.

Dopo la presentazione del regolamento sono stati illustrati emendamenti da parte di Paolo Guerra (Lega Nord) e Ancisi (Lista per Ravenna) tutti respinti. Quelli di Paolo Guerra hanno ricevuto i voti favorevoli dei gruppi Lega Nord, Lista per Ravenna, Pri e Idv; quelli contrari dei gruppi Pd, Sel, Fds. Quelli di Ancisi hanno ricevuto i voti favorevoli dei gruppi Lega Nord e Lista per Ravenna; quelli contrari dei gruppi di maggioranza. In allegato i testi degli emendamenti.

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