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Manifestazione No Tav, la Lega: "Ravenna la pagherà a caro prezzo"

Ravenna pagherà a caro prezzo la manifestazione "No Tav". E' quanto evidenzia il capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord, Paolo Guerra,

Ravenna pagherà a caro prezzo la manifestazione "No Tav". E' quanto evidenzia il capogruppo in consiglio comunale della Lega Nord, Paolo Guerra, il quale si era "già espresso sulla contrarietà di autorizzare il corteo nel week end nel quale i panificatori organizzavano la loro attesa manifestazione in Piazza del Popolo. Credo che quando si siede al Tavolo per l’Ordine e la Sicurezza sia importante vi sia qualcuno che sappia anche dire No".

"Facile autorizzare chiedendo poi alla città di avere pazienza, sostenere il disagio e soprattutto pagare tutti i costi per la preparazione di questo corteo - sottolinea l'esponente del Carroccio -.  A coloro che hanno autorizzato questo corteo proprio nella giornata di sabato 13 faccio presente che
Ravenna pagherà a caro prezzo questa manifestazione. Oltre al disagio per gli studenti che per l’ennesima volta dovranno uscire prima dalla scuole, vi saranno costi importanti per le tasche dei cittadini ravennati: dagli interventi di prevenzione lungo il percorso (chiusura dei tombini, allontanamento dei cassonetti, chiusura temporanea di alcune vetrine) fino al costo del personale di vigilanza (doppi turni, ore di straordinario)".

"Con tutti i diritti che le persone hanno di manifestare, non penso vedremo molti degli abitanti della Val di Susa che, più di altri, dovrebbero denunciare l’impatto ambientale che il treno ad alta velocità comporterà per il loro territorio - sostiene Guerra -. Va semmai denunciato e contrastato il fallimento di quei meccanismi che impongono di coinvolgere preventivamente le popolazioni del territorio interessato da tali opere. Tra Stato, Regioni, Province più o meno allargate, Comuni, raggruppamenti di Comuni minori e Consigli Territoriali è mai possibile che i cittadini vengano a conoscenza di ciò che sta accadendo solo ad affidamento o all’avvio dei lavori?"

"Temo che la partecipazione a questa manifestazione stia crescendo oltre misura per la nostra città a causa del tam tam mediatico e che, amplificato da internet, sta coinvolgendo persone che potrebbero venire da ogni dove - evidenzia ancora Guerra -. L’esito finale del corteo che sfilerà a Ravenna sarà duplice: quello di mettere in discussione in modo ingiustificato una azienda italiana che ha legittimamente acquisito un appalto utilizzando personale in regola con le disposizioni giuslavuristiche e quello di compromettere lo svolgimento della Festa del Pane degli artigiani e dei panificatori della nostra città. Speriamo che i manifestanti NO TAV non scambino gli stand della Festa del Pane per un punto di ristoro. Oltre alla chiusura delle scuole e ai costi straordinari sostenuti (e non compensati dallo Stato) provocati dalla neve, ora ci accolliamo gli stessi disagi per la manifestazione No Tav".

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