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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Nuovo patto per lo sviluppo, manca la firma dei commercianti

Il vicepresidente della Provincia, Gianni Bessi, aveva illustrato al consiglio i punti salienti del patto per lo sviluppo nel corso della seduta del consiglio provinciale

Il vicepresidente della Provincia, Gianni Bessi, ha illustrato al consiglio i punti salienti del patto per lo sviluppo nel corso della seduta del consiglio provinciale, sottolineando che “il nuovo patto è il frutto condiviso di un confronto serrato e a tutto campo che ha coinvolto tutti gli attori della nostra realtà economica e sociale. "Questo patto è un messaggio di fiducia e speranza . dice Daniele Bassi, Pd -. Infatti non prevede solo la difesa delle conquiste ma lo sforzo generale per aprire una nuova fase. E’ necessario cercare di difendere i posti di lavoro del nostro territorio uno per uno e c’è, più che mai, bisogno di guardare a un orizzonte di medio e lungo periodo che il Patto propone”.

Nicola Staloni, capogruppo Sel: “Apprezzo la coerenza del patto in un momento in cui la politica ha le armi spuntate rispetto alla crisi. La Provincia sta facendo tutto il possibile e lo sta facendo al meglio. Mi preoccupa in modo particolare il credito alle imprese da parte delle banche. E’ questione di fondamentale importanza che il patto affronta e che richiede la massima attenzione”.

Tiziano Bordoni, capogruppo Fds: “La parte concreta verso cui concentreremo la nostra attenzione sarà in effetti, alla prova dei fatti, la verifica su quante e quali delle proposte progettuali incluse nel patto avranno come fine la piena occupazione e la qualità del lavoro. Utilizzeremo tutti gli strumenti consentiti al consiglio per verificare il concreto svilupparsi degli impegni assunti nel Patto.”

Gianluigi Forte, capogruppo Lega Nord: “La nostra valutazione del patto è positiva. Chiediamo che sia utilizzata il meno possibile la leva fiscale. Apprezziamo che si ragioni in un’ottica di area vasta romagnola non più solo provinciale. Bisogna incentivare e sviluppare l’idroelettrico, unica fonte energetica davvero pulita con enormi potenzialità nel nostro territorio.”

Marta Farolfi, Pdl: “Sono troppi gli obiettivi da raggiungere con le poche risorse a disposizione. il documento sul welfare non aggiunge niente di nuovo rispetto al piano socio sanitario regionale e non tiene conto dei cambiamenti che la crisi impone. Bisogna invece essere più decisi nell’eliminare sprechi come l’affitto del laboratorio di Pievesestina. In agricoltura si dovrebbe applicare l’aliquota IMU più bassa.”

Gianfranco Spadoni, capogruppo Udc: “La realizzazione di obiettivi condivisi, frutto di confronto e di sintesi provenienti dalle varie sensibilità espresse dal territorio e da tutti i portatori d’interessi, rappresenta un valore se, con pari dignità, non si tralascia il compito d’indirizzo dei consigli comunali e provinciale. Questa prassi istituzionale va rafforzata, cominciando, proprio a titolo di esempio,  dal sistematico confronto con la Conferenza socio sanitaria territoriale. 

L’assessore ai servizi sociale e sanità, Eleonora Proni, ha osservato che “il ruolo del pubblico è imprescindibile  sia nella fase dell’allocazione delle risorse che in quella della programmazione e del controllo. Il nostro sistema di welfare è tra i più sostenibili in regione ed è parte integrante dello sviluppo del nostro territorio.”

Infine, il presidente della Provincia, Claudio Casadio, si è soffermato sulla mancata firma del nuovo patto da parte delle associazioni del commercio: “Il confronto con loro – ha sottolineato – è tuttora aperto e parte da una lettura condivisa della realtà di grave crisi che stiamo vivendo. La moratoria che ci è stata richiesta non è consentita dalla normativa vigente ma sono possibili azioni per andare incontro alle richieste degli operatori del settore e alle loro associazioni. Sono molto preoccupato – ha concluso Casadio – per l’eccesso di burocrazia e la poca semplificazione che le leggi nazionali ci consentono.”

 

 

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