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Minichini (LpRa): "Piazza Kennedy e le costate di montone"

"Chi ha avuto modo di passare da piazza Kennedy non può non aver notato che, in questi giorni di temperatura accettabile, nonostante siamo in agosto e per effetto di una certa ventilazione, si soffoca dal caldo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Chi ha avuto modo di passare da piazza Kennedy non può non aver notato che, in questi giorni di temperatura accettabile, nonostante siamo in agosto e per effetto di una certa ventilazione, si soffoca dal caldo. La cosa mi è stata segnalata da alcuni amici turisti ed anche qualche commerciante, non mi stupisce affatto, data la colata di calcestruzzo e pietrame della "nuova" sistemazione pavimentale della piazza. Per maggior sicurezza sono andato a verificare, non senza sorpresa che, nonostante le ripetute segnalazioni riportate dagli organi di stampa recentemente, nessuno ha ancora rimosso le deiezioni animali sotto il cartello di cantiere, ai piedi del Palazzo del Mutilato.

Munito di un termometro, ho misurato la temperatura alle 17.30 del pomeriggio, in presenza di una leggera brezza fresca, ai bordi dei lavori eseguiti lato est. La temperatura massima rilevata, era vicina ai 44 gradi. Ora non oso immaginare quale sarà al centro della piazza ed in orario mediano della giornata, invece che nel tardo pomeriggio con presenza di vento. Lo chiedo a chi ha titolo per eseguire queste verifiche, presumendo anche che lo strumento in mio possesso possa essere tarato male. È auspicabile che la cittadinanza ed i commercianti vengano informati, con una serie di rilievi fatti da Arpae, in modo indipendente, secondo la logica sequenziale che riterrà opportuna. Così come è auspicabile, dato il tipo di pavimentazione adottato, che siano comunicati anche i valori di progetto delle temperature preventivate a un metro di altezza, per poterle raffrontare.

Ciò che preoccupa in primo luogo sono disabili e bambini, che nel fruire della piazza non possono finire di certo arrostiti. Non tutto il male viene per nuocere comunque, poiché già immagino una nota di folclore, nel senso che invece di turisti la piazza potrebbe essere riempita di giovani chef, tutti intenti a sperimentare su pietra piasentina la cottura di costate di montone. Memoria sacrificale mai persa, probabilmente da qualcuno, nei confronti dei propri concittadini. E un'occhiata alla facciata del Palazzo Rasponi Murat, almeno a quella, per risarcirla e non tenere la spazzatura fin troppo visibile nascosta sotto il letto, vogliamo darla? O faremo inaugurazioni di non tardissima memoria, in cui si mettevano quinte posticce all'"opinabile", per non turbare lo sguardo, del "gran cerimoniere"? D'altra parte, recentemente, si son messe perfino le mutande alle statue, per non offendere gli ospiti stranieri! Non multa sed multum, proverbio già conosciuto dagli antichi Romani".

Pasquale Minichini, Lista per Ravenna

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