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Approvato il regolamento per gli artisti di strada

Il consiglio comunale di Ravenna ha approvato con il voto favorevole della maggioranza e dell'opposizione, il regolamento che disciplina gli artisti di strada

Il consiglio comunale di Ravenna ha approvato con il voto favorevole della maggioranza e dell’opposizione, il regolamento che disciplina gli artisti di strada. L’assessore al turismo e commercio Andrea Corsini ha sottolineato l’importanza “poiché va a coprire un vuoto normativo introducendo prescrizioni utili a rendere compatibile lo svolgimento di queste attività nel contesto urbano: luoghi consentiti e non, limitazioni, condizioni per l’esercizio di questa attività mediante Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia), sanzioni”.

In apertura sono stati presentati e votati 8 emendamenti di cui 3 da parte di Paolo Guerra Lega nord (respinti); 4 di Elisa Renda del movimento 5 stelle (respinti) e 1 di Gianandrea Baroncini del Pd approvato all’unanimità, che introduce l’obbligo per l’artista di “ripristinare la pulizia ed il decoro del suolo pubblico, delle infrastrutture e degli arredi urbani”.

Introducendo gli emendamenti Paolo Guerra di Lega nord ha sottolineato che la redazione di un regolamento per tali attività assume anche risvolti di decoro, oltre che di fruizione delle strade del centro storico cittadino, e ha affermato di condividere il fatto che l’attività di spettacolo su strada, purchè ben condotta, può effettivamente creare momenti gradevoli e contesti suggestivi per le vie cittadine.

Spiegando gli emendamenti ha detto che analoghi intrattenimenti musicali in altre città d’Italia come nei Paesi del Nord Europa, prevedono che agli artisti venga assegnata un’area ben delimitata nella quale svolgere la propria attività e quindi uno spazio e non tanto un’area ampia, come previsto dalla delibera, crea maggiore ordine e decoro, ed evita che gli artisti si spostino dando origine ad attività apparentemente meno organizzate le quali potrebbero creare intralcio ai passanti o disturbo davanti ai pubblici esercizi.  Altrettanto utile per il consigliere di lega Nord è che in assenza di adeguate forme assicurative sulle attività svolte debbano essere individuati criteri di controllo sul rispetto delle distanze di sicurezza, in base al tipo di attività svolta. Come terzo emendamento ha chiesto di eliminare il divieto di usare fiamme libere a vantaggio dell’attività dei mangiafuoco.

Anche Elisa Renda (mov5stelle) ha illustrato i suoi emendamenti relativi a: riduzione delle sanzioni previste in caso di difformità da quanto previsto dal regolamento dal minimo di 75 al massimo di 500 euro previste a minimo 25 a massimo 75 euro;  consentire l’uso della maschera o del trucco completo al viso; eliminazione dell’obbligo di disporre “esclusivamente con strumenti non amplificati” e consentire l’uso di piccoli impianti di amplificazione purchè le emissioni sonore non superino i 70 decibel da rilevare in facciata all’edificio più esposto, previa valutazione preventiva di impianto acustico; introdurre, nell’articolo 9 riguardante “compensi e forme di pubblicità” “l’eccezione per il ritrattista, il quale ha l’obbligo di pattuire la somma del compenso tassativamente prima dell’inizio dell’opera da eseguire”. La consigliera ha messo l’accento, tra l’altro, sullo spirito di equità ed eticità cui si ispira il primo emendamento sulle sanzioni, mentre ha anteposto l’importanza di mantenere viva la cultura tipicamete italiana della commedia dell’arte al divieto di usare la maschera, che verrebbe così ingiustamente penalizzata.

L’assessore Corsini è intevenuto per replica affermando che la Scia introduce un elemento semplificazione rispetto all’obbligo della Dia in vigore prima di questo regolamento, poiché la legge vede equiparati gli artisti di strada agli spettacoli viaggianti sul piano delle procedure. Corsini ha espresso il proprio disaccordo sugli emendamenti di Guerra (lega nord), sulla piazzola riservata in particolare, dicendo di ritenere sufficienti luoghi e limiti di spazio indicati, ed eccessiva la misura proposta di  far presidiare da addetti le attività svolte dagli artisti; sui mangiafuoco ha sostenuto la validità del divieto introdotto di usare fiamme libere, con eventuali deroghe a questo tipo di spettacolo.

Corsini ha difeso tutti gli articoli del regolamento sui cui vertevano gli emendamenti di Renda (Mov5stelle), affermando tra l’altro che l’impianto sanzionatorio previsto vige in ragione del principio secondo il quale che non rispetta le regole viene sanzionato, a prescindere dal suo reddito.
Per Alvaro Ancisi di Lista per Ravenna: "E' un regolamento sbagliato alla radice e perciò inapplicabile. Se si introducono regole occorre farle rispettare altrimenti regolamenti come questo diventano strumenti di discriminazione e non di garanzia come si vorrebbe far credere". Dopo aver espresso rammarico sulla bocciatura degli emendamenti Ancisi ha dichiarato di mantenere le sue perplessità sull'applicabilità della Scia agli artisti di strada, riservandosi di approfondire il problema “per dimostrarne l'assurdità”.

Pietro Vandini del Movimento 5 stelle ha contestato il fatto che nessun consigliere della maggioranza abbia spiegato le motivazioni legate al voto contrario agli emendamenti avanzati dalla consigliera del suo gruppo Elisa Renda. “Si trattava di contributi migliorativi: era forse sconvolgente, ad esempio, rendere lecito l’uso delle maschere come noi avevamo proposto in quanto elemento di continuità con la tradizione italiana della commedia dell’arte?”. Voto contrario.

Anche Paolo Guerra di lega Nord  ha sottolineato come gli emendamenti da lui proposti fossero frutto di un lavoro volto a migliorare il provvedimento che invece è stato cassato. Nereo Foschini del Pdl convenendo sulla necessità che “la materia andava normata”, ha aggiunto “Scontiamo la difficoltà di lavorare in commissione e in Consiglio in quanto gli apporti dei gruppi di opposizione vengono snobbati. Registriamo rigidità da parte degli uffici e ritrosia ad accettare emendamenti migliorativi. In ultima analisi il regolamento è eccessivamente macchinoso e di difficile applicazione”. Voto contrario.   

A favore della delibera è intervenuto Gianandrea Baroncini del Pd: “Ritengo che il regolamento approvato sia positivo e che possa rappresentare un passo avanti importante per animare la città”. Il consigliere rispondendo alle critiche di Vandini ha espresso “amarezza sull’esito finale della discussione dichiarando: “E’ vero che potevamo spiegare meglio la nostra posizione sugli emendamenti ma ci eravamo già confrontati prima di questo dibattito annunciando il nostro disaccordo nel merito. Faccio notare che in altre situazioni abbiamo condiviso alcune modifiche avanzate dai gruppi di opposizione.  Favorevole anche Alberto Fussi del Pri che intervenendo sugli emendamenti aveva dissentito in particolare sull’emendamento di Renda su ritrattisti ravvisando l’opportunità di introdurre elementi di regolarità fiscale sul pagamento.

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