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Sciopero Cgil, "altissima partecipazione dei lavoratori"

Con queste parole, il segretario provinciale della Cgil, Marcello Santarelli, commenta l'esito dell'iniziativa di venerdì della Camera del lavoro di Ravenna

"Siamo molto soddisfatti sia per l’altissima partecipazione alla manifestazione che per la massiccia adesione dei lavoratori allo sciopero. Il territorio della provincia di Ravenna ha lanciato una forte richiesta di cambiamento al Governo”. Con queste parole, il segretario provinciale della Cgil, Marcello Santarelli, commenta l’esito dell’iniziativa di venerdì della Camera del lavoro di Ravenna.

Sciopero Cgil a Ravenna (foto di Massimo Argnani)

“Giovani, lavoratori e pensionati hanno dato vita a un bellissimo corteo per le strade della città. E’ evidente che c’è la richiesta di un cambiamento forte - continua il segretario provinciale della Cgil -. Mi rivolgo a Cisl e Uil, credo che ci siano le condizioni per la proclamazione di uno sciopero generale unitario sui temi della crescita, dell'equità fiscale e del miglioramento della riforma del mercato del lavoro e spero che in maggio ci ritroveremo uniti in questa piazza”.

Santarelli nel discorso pronunciato in piazza del Popolo di Ravenna ha fatto anche riferimento alla decisione di annullare il presidio previsto davanti a Confindustria in via Barbiani: “Abbiamo aderito alla richiesta della Questura che era preoccupata per lo spazio angusto nel quale ci saremmo trovati in così gran numero. Da un lato mi dispiace perché Confindustria si sarebbe meritata il presidio, dall'altro sono contento perché l'adesione si è confermata così numerosa. Ancora una volta la Cgil ha chiamato i lavoratori allo sciopero in solitudine e ancora una volta i lavoratori hanno risposto in massa. La Cgil si è fatta interprete di una richiesta, anzi di un'urgenza che arriva dal Paese”.

Il segretario della Cgil è stato poi ricevuto dal Prefetto di Ravenna, Bruno Corda: “Ringrazio il Prefetto per averci ricevuto e per aver ascoltato le nostre rivendicazioni - evidenzia Santarelli -. Nell'incontro, la Cgil ha sottolineato il forte disagio sociale che sta colpendo il territorio. La difficile congiuntura economica sta portando duri contraccolpi anche nel Ravennate. Il numero dei cassaintegrati supera le 4.000 unità. Preoccupa la crescita della disoccupazione e i nuovi contratti sono per oltre il 90% di natura precaria. Chiediamo che il Governo inverta la rotta. Sull'articolo 18, grazie alla mobilitazione della Cgil, si è ottenuto un primo importante risultato con la riconquista dello strumento del reintegro del lavoratore nel caso di licenziamenti per cause economiche insussistenti. Il Governo aveva detto che avrebbe affrontato la crisi con il rigore nei conti, l'equità nei sacrifici e la crescita, per far ripartire l'economia, creare posti di lavoro e rilanciare i consumi".

"Abbiamo visto solo il rigore applicato ai soliti noti, lavoratori e pensionati, mentre equità e crescita non si sono visti. Abbiamo dovuto assistere, invece, a una certa sudditanza da parte del Governo nei confronti di lobby grandi e piccole. Per creare nuovi posti di lavoro - conclude Santarelli - occorre alleggerire la pressione fiscale sui lavoratori e sulle imprese. Attenzione però, non a tutte le imprese, ma solo a quelle che investono per creare nuova occupazione in Italia”.

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