Sicurezza in via Bellucci e Canale Molinetto: "Presidio dei vigili durante i mesi di scuola"

La sicurezza di via Bellucci, teatro del tragico incidente costato la vita al dodicenne Alessio Lunardini, e via Canale Molinetto, è stata al centro di un'interrogazione presentata dal capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi. Il consigliere comunale aveva chiesto "attraversamenti ciclabili protetti a fianco delle strisce pedonali; due visualizzatori elettronici di velocità  su via Bellucci (nel tratto tra le vie Nicolodi e Filippo Lanciani) e su via Destra Canale Molinetto (nel tratto che precede la pompa di benzina Eni) per moderare la velocità nei punti più delicati; l’impiego di autovelox mobile correttamente presegnalato; e comunque la presenza frequente sul posto di agenti della Polizia municipale, con la possibilità di applicare le sanzioni previste dall’art. 141 del codice della strada sulla “velocità pericolosa”.

L’assessore ai lavori pubblici Andrea Corsini, spiega Ancisi, "ha detto di condividere sostanzialmente la richiesta, affermando, in particolare, che è stata avviata l’attività di progettazione di due attraversamenti pedonali semaforizzati, già finanziati con 100.000 euro, in corrispondenza degli stessi tratti da noi indicati per i visualizzatori di velocità. Non essendo possibile prevederne i tempi di fattibilità, si darà corso da subito ad un programma di vigilanza costante sul posto da parte della polizia municipale durante i mesi di apertura delle scuole".

"Avendo l’assessore escluso che l’installazione degli autovelox mobili su questi tratti di strada sia possibile, ho precisato che sulla parte di via Destra Canale Molinetto antecedente l’immissione del traffico su via Bellucci, verso il centro città, il loro utilizzo può essere fruttuoso al fine di indurre preventivamente gli eccessi di velocità dei veicoli - continua Ancisi -. Ho anche insistito sulla realizzazione, con costi minimi, di attraversamenti ciclabili protetti a fianco di tutti gli attraversamenti pedonali - esplicitamente previsti dal codice della strada – oltre a quelli che saranno dotati di semaforo a chiamata. Ho concluso auspicando che al molto tempo perduto corrisponda ora una ferma volontà di concrete azioni risolutive della sicurezza su questi tratti di strada oggettivamente pericolosi, soprattutto per pedoni e ciclisti".