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Reddito di solidarietà, la Lega: "A Ravenna oltre il 44% agli stranieri"

E' quanto afferma consigliere regionale della Lega Nord, Andrea Liverani, che snocciola i dati che la Giunta di viale Aldo Moro ha fornito a seguito di una sua richiesta di accesso agli atti

“Prima gli stranieri: è quanto accade in Emilia-Romagna per quanto riguarda la distribuzione dei fondi stanziati dalla Regione per il Reddito di solidarietà, nato con l'intento consacrato di rappresentare un contributo economico per persone e famiglie in gravi difficoltà economiche, a partire dagli anziani, e che, invece, si è rivelato l'ennesima mancia a vantaggio degli stranieri. Gli importi stanziati dalla Regione nel primo bimestre dell'anno, infatti, parlano chiaro e non lasciano ombra di dubbi: il 33,6% delle richieste di contributo è arrivato da nuclei famigliari (per lo più numerosi, dai 3 componenti in su) stranieri, ai quali è stato erogato ben il 44,75% dei fondi". E' quanto afferma consigliere regionale della Lega Nord, Andrea Liverani, che snocciola i dati che la Giunta di viale Aldo Moro ha fornito a seguito di una sua richiesta di accesso agli atti.

"La somma degli importi disposti dalla Regione nel primo bimestre 2018 a titolo di Reddito di solidarietà ammonta a 1milione e 340mila e 160 euro: di questi ben 599mila 683 euro sono finiti nelle tasche degli stranieri i quali, nella nostra Regione sono l'11,9% del totale dei residenti - espone il consigliere del Carroccio -. Per quanto riguarda Ravenna, il 44,50% dei fondi stanziati è stato erogato a favore di nuclei familiari stranieri, che rappresentano nella nostra città rappresentano il 12,3% dei residenti".

“Il reddito di solidarietà viene erogato nel seguente modo: ai nuclei unipersonali spettano 80 euro al mese, alle famiglie composte da due persone 160 euro al mese, a quelle con tre persone 240 euro, a quelle con 4 persone 320 euro e ai nuclei formati da più di 5 persone vanno invece 400 euro al mese - evidenzia -. Una ripartizione che, ovviamente, premia i nuclei più numerosi e proprio per questo la bilancia delle erogazioni è sbilanciata a favore dei cittadini stranieri, che solitamente hanno famiglie più numerose di quelle italiane. Tant'è che la percentuale di stranieri tra i nuclei famigliari con contributo erogato e composte da 3 persone è del 49,7% del totale e quella composta da 4 persone è del 64,4%. Percentuale che sale al 69% se consideriamo i nuclei famigliari stranieri composti da 5 o più persone che percepiscono il contributo. In altre parole, la fetta più grande dei fondi viene incassata dalla minoranza di stranieri residente in regione, mentre alla nostra gente non restano che gli spiccioli” spiega Liverani

“Siamo di fronte all'ennesima conferma che in questa regione a guida Pd gli stranieri vengono prima degli italiani. Il Partito democratico è allo sbando e ne è consapevole - conclude -. Dal modo in cui è stato formulato il Reddito di solidarietà, alla luce dei criteri della ripartizione dei fondi, si evince chiaramente che la finalità ultima di questo strumento era quello di elargire mance agli stranieri, una sorta di rincorsa al voto simile, per certi versi, a quella fatta dai 5 Stelle con la promessa del Reddito di cittadinanza. Ma strutturato in questo modo il Reddito di solidarietà non sortirà effetti benefici per la comunità emiliano-romagnola: gli oltre 30 milioni di euro annui stanziati dalla Regione per sostenere il Reddito di solidarietà andrebbero invece destinati in misure atte a rilanciare il mondo del lavoro che vede ancora troppi giovani ai margini, e la nostra economia ancora affossato da una crisi sistemica che l'ex Governo Pd non ha saputo gestire e dalla quale non siamo ancora usciti, nonostante lo abbiano fatto tutti gli altri Paesi europei".

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