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Residenza Dorese, Ancarani riapre il dibattito: "Chiusa per favorire le cooperative"

Il capogruppo di Forza Italia Alberto Ancarani torna a chiedere spiegazioni in merito alla chiusura del centro di riabilitazione psichiatrica residenza Dorese tramite un'interrogazione diretta a De Pascale

Il capogruppo di Forza Italia Alberto Ancarani torna a chiedere spiegazioni in merito alla chiusura del centro di riabilitazione psichiatrica residenza Dorese tramite un'interrogazione diretta a De Pascale. "Ci risulta - commenta Ancarani - che varie cooperative sociali abbiano acquistato o affittato nuovi appartamenti proprio al fine di ospitare pazienti che prima erano nella struttura pubblica e che Ausl eroghi a cooperative sociali che gestiscono appartamenti anche 19mila euro all’anno di contributo, pur continuando a pagare l’affitto della residenza Dorese, semivuota, al comune di Ravenna".

Con queste premesse Ancarani chiede "se siano stati reperiti e allestiti due appartamenti-case in grado di ospitare al massimo dodici pazienti, così come riportato nel progetto di riorganizzazione in questione; quale sia stato l’aggravio economico sostenuto dagli utenti e dai loro familiari in termini di rette mensili da corrispondere alla cooperativa, rispetto alla precedente presa in carico presso la struttura di via Dorese; quale sia il bilancio di salute degli utenti che hanno visto modificarsi il proprio setting assistenziale".

L'interrogazione al sindaco prosegue chiedendo "se non ritenga, dopo aver in buona fede accettato come positiva la risposta fornita da Ausl per motivare la chiusura della residenza Dorese, di chiedere conto dello spreco di denaro pubblico che quella dismissione ha causato e del disagio che ha prodotto nei pazienti che ricevono prestazioni qualitativamente inferiori (di solo mantenimento e non anche di riabilitazione psichiatrica) e nel personale di difficile ricollocazione e spesso assunto a tempo indeterminato e comunque perdendo parte delle importanti competenze acquisite negli anni nell’assistenza di questa particolare tipologia di pazienti; se non ritenga opportuno, alla luce di quanto sopra, essendo ancora in essere il contratto per la gestione dell’edificio di via Dorese, insistere con Ausl affinchè venga ripristinata la modalità".

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