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Rontini (Pd) al fianco degli agricoltori: "Lo storno torni tra le specie cacciabili"

Lo ha affermato la consigliera regionale Pd Manuela Rontini, presentando una risoluzione che chiede alla Giunta regionale di adoperarsi perché lo storno venga inserito nuovamente tra le specie cacciabili.

“La caccia, adeguatamente regolamentata e svolta in maniera sostenibile per l’ambiente e l’agricoltura può avere un’importante valenza di interesse pubblico: sia per la tutela ambientale degli ecosistemi naturali e la conservazione della specie a rischio, sia per l'economia dei nostri territori”. Lo ha affermato la consigliera regionale Pd Manuela Rontini, presentando una risoluzione che chiede alla Giunta regionale di adoperarsi perché lo storno venga inserito nuovamente tra le specie cacciabili.

“Lo storno - ha proseguito Rontini, prima firmataria della risoluzione - continua a causare ingenti danni alla nostra agricoltura, in particolare alle colture specializzate come l’ortofrutticolo, già interessato da una grave crisi di mercato, e che rappresenta un settore di vitale importanza per la nostra economia regionale. Solo tra il primo novembre 2013 e il 31 ottobre 2014 parliamo di oltre 207 milioni di euro di danni: dati puntualmente rilevati ogni anno dalle Province, d’intesa con le Associazioni regionali degli agricoltori”.

“Purtroppo, attorno alla caccia permangono ancora troppi conflitti ideologici, pregiudizi, preconcetti e strumentalizzazioni che rischiano di portare ad un lento strangolamento dell’attività venatoria con l’introduzione di norme a volte poco comprensibili e di valore nullo sul piano della tutela ambientale, dell’equilibrio faunistico e della biodiversità. Noi - ha proseguito Rontini - crediamo nell’alleanza virtuosa tra il mondo venatorio, il mondo agricolo e quello dell’ambientalismo realista e dialogante, come base per una pratica della caccia compatibile, controllata, partecipata e sostenibile. Per questo, con la risoluzione approvata, impegniamo la Giunta regionale a rivedere la legge regionale che regola l’attività venatoria in Emilia-Romagna e a chiedere al Governo italiano di intervenire in sede comunitaria per inserire lo storno tra le specie cacciabili. Chiediamo inoltre di convocare urgentemente un incontro con le Regioni italiane, con Ispra e con le componenti interessate, per la definizione di indirizzi univoci nazionali per la gestione della caccia in deroga allo Storno”.

“I cacciatori e gli agricoltori - ha concluso il consigliere regionale - possono contare sul nostro sostegno per ottenere certezze, regole chiare, condivise e definitive, valide una volta per tutte, che con la stessa determinazione saremo poi impegnati a far rispettare. A noi non interessa agitare le questioni, né fare della sterile propaganda: siamo in campo a tutti i livelli, dall’Europa ai territori, per risolverle”.

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