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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Rispetto e regolarità negli orti comunali: esposto di ortisti al Comune e alla Procura

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

In data 10 novembre, 44 titolari degli orti comunali di via Chiavica Romea hanno consegnato, tramite Ivana Donà, al sindaco e al direttore generale del Comune di Ravenna e depositato il 20 novembre anche al Procuratore della Repubblica di Ravenna, un esposto, “per l’autogestione” dell’area ortiva di via Chiavica Romea e abolizione tesseramento Ancescao”, il cui primo firmatario è la stessa Ivana Donà - dona13ivana@gmail.com -, che di seguito è sintetizzato negli aspetti principali:

««Scriviamo a nome dei 74 ortisti, su 160 attestati dal Comune, dell’area comunale di via Chiavica Romea sottoscrittori della richiesta che tale area sia autogestita dagli ortisti stessi non più tramite il Centro sociale Le Rose, affiliato all’associazione nazionale ANCESCAO. Abbiamo letto l’esposto sulle “PREVARICAZIONI NEGLI ORTI DEL COMUNE  SUGLI ANZIANI CHE LI COLTIVANO” che il consigliere comunale Alvaro Ancisi ha indirizzato a Voi il 2 settembre scorso, e lo condividiamo, alla luce della nostra personale esperienza.

Il regolamento comunale dice che le attività e gli spazi condominiali delle aree ortive possono essere gestitI, per decisione degli ortisti, o da un’associazione auto-costituita dagli ortisti (un solo caso dei 13) o da un “centro sociale” (5 casi, relativi a centri associati ad ANESCAO) o da un’associazione di anziani (7 casi facenti capo ad AUSER-CGIL). Ciò non vuol dire che gli ortisti, scegliendo “l’amministratore condominiale” della propria aria ortiva, scelgano di aderire ad alcuna associazione, tanto meno che siano obbligati a prenderne e pagare la tessera, come di fatto finora è stato imposto. Non è vero neppure che, per essere assicurati civilmente sui danni contro terzi, bisogna avere la tessera, a seconda dai casi, dell’AUSER-CGIL o dell’ANCESCAO. In base al regolamento comunale, “la copertura assicurativa” è a carico del gestore “condominiale”, il quale ne recupera il costo nella “quota parte” delle spese condominiali, che riguardano le manutenzioni degli spazi comuni, l’energia elettrica, l’acqua, le iniziative conviviali e, appunto, la “copertura assicurativa”. Tale “quota parte” viene versata da ogni ortista “entro il mese di febbraio”. Lasciare senza copertura assicurativa o addirittura sostenere che agli ortisti senza tessera associativa occorre “togliere l’orto” è comportamento censurabile, che chiama in causa direttamente anche il Comune, di cui gli ortisti sono direttamente concessionari. 

Ci aspettiamo, dunque, che il Comune metta ordine e regolarità nella gestione delle proprie aree ortive, non esimendosi dal darne agli ortisti la dovuta comunicazione. Ivana Donà.»»
 

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