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Rissa in un bagno di Marina, Bazzocchi (LpR): "Abuso di alcol?"

Questa mattina presto, vengo informato che presso il Bagno Tikoa di Marina di Ravenna, si è consumato un episodio di violenza. Un gruppo di giovani, sembra dipendenti di un parco acquatico del forese, si sono riuniti per una cena

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Questa mattina presto, vengo informato che presso il Bagno Tikoa di Marina di Ravenna, si è consumato un episodio di violenza. Un gruppo di giovani, sembra dipendenti di un parco acquatico del forese, si sono riuniti per una cena presso uno stabilimento balneare di Marina di Ravenna. Dopo avere cenato, si sono spostati presso un altro stabilimento, per poi arrivare al Bagno Tikoa, sfortunato scenario dell'accaduto. Arrivati lì, sembra che ci sia stato un litigio fra alcuni ragazzi e altri di un altro gruppo: la security sembra li abbia divisi ma poi la lite è ripresa e sono inziate a volare le botte, fra security e gruppi di giovani. Da quanto riferitomi i giovani non se la sono cavata con poco, c'erano diversi feriti, anche abbastanza gravi. Al di là delle responsabilità, che verranno accertate dagli organi competenti, rimane un problema, che insieme e parallelamente a quello del sovraffolamento dei bagni, è alla base del degrado umano che serpeggia fra i giovani: l'eccesso di alcol. Sembra che se non si beve non ci possa divertire, sembra che chi vende alcol non possa fare a meno di venderlo, anche di fronte a situazioni conclamate ed evidenti di ubriachezza, pericolosa ubriachezza. Sembra che sia più comodo far finta di nulla, intascare danari e voltare pagina. Ben vengano le campagne antisballo, antiacol ma credo sia ora da parte delle autorità (in particolare faccio un appello al Prefetto), pensare a qualcosa in più. Se chi vende alcol non si responsabilizza, bisogna intervenire, anche proponendo leggi più dure nei confronti di chi vende, più che verso chi abusa, non importa se esso abbia più o meno di 16, molti di più o molti di meno: come ben sappiamo, l'alcol è una froma di evasione da una realtà che spesso può essere, per un giovane, un adolescente, troppo dura da affrontare. Ma chi si sballa per divertimento fine a se stesso deve pagare, così come gioca su questo solo per guadagno: alla stregua dello spaccio e del consumo di droghe. Il prevedere regole, anche assieme alle Associazioni di categoria, che limitino la vendita dell'alcol, di fronte a episodi come questi, mi pare sia indispensabile, doveroso nei confronti dei giovani, delle famiglie. Come si vede, non sono solo i weekend ad essere a rischio ma ogni serata che da un momento all'altro può sfuggire di mano. Penso sia ora di intervenire efficacemente, senza perdere tempo, anche perché oggi ci sono feriti ma un domani ci potrebbero essere delle vittime.
 

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