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"Rotonde invase da cartelli pubblicitari per la Festa dell'Unità": la critica del consigliere

E' ancora in corsl al Pala de Andrè la Festa nazionale dell'Unità. Il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, a festa ormai finita solleva una critica molto particolare in merito all'organizzazione

È ancora in corso per pochi giorni al Pala de Andrè la Festa nazionale dell'Unità. Il capogruppo di Lista per Ravenna, Alvaro Ancisi, a festa ormai finita solleva una critica molto particolare in merito all'organizzazione della stessa: "Le rotonde stradali cittadine sono state invase dai cartelli pubblicitari della Festa Nazionale dell’Unità. Su questi, ho chiesto alla Polizia del Comune di Ravenna e a Ravenna Entrate spa di effettuare gli accertamenti di regolarità e i conseguenti adempimenti di rispettiva competenza. Sul sito della Polizia locale la “Scheda di illecita installazione di un mezzo pubblicitario su isola spartitraffico posta su un’intersezione” recita così: “norma violata: articolo 23, comma 1, del codice della strada; sanzione pecuniaria: da euro 419,00 a euro 1.682,00; pagamento in misura ridotta: euro 419,00 entro 60 giorni dalla contestazione o notifica della violazione, ovvero euro 293,30 entro 5 giorni dalla contestazione o notifica della violazione (-30%)”. In effetti l’art. 23 menzionato fa sì che nelle rotatorie stradali sia “vietata la posa di qualunque installazione diversa dalla prescritta segnaletica”".

"Le leggi italiane si applicano con rigore a tutti, ma a Ravenna per i compagni si interpretano flessibilmente - continua il consigliere d'opposizione - Qui esiste dunque un “Testo Unico per l’occupazione di aree pubbliche”, avente valore di legge esso stesso, il quale dice, con un gioco di parole, che “nelle rotatorie poste all’interno dei centri abitati, è ammessa la collocazione di impianti informativi inerenti la manutenzione del verde”. Se non bastasse dunque la legge dello Stato, le suddette invasioni pubblicitarie del Pd sulle rotatorie sono però vietate, essendo prive di informazioni sulla propria manutenzione, anche dalla “legge” del Comune. In ogni caso, servirebbe per ciascuna l’approvazione di una “Convenzione per interventi di ristrutturazione e interventi di manutenzione”, che comporta una serie di obblighi e oneri per i privati che la sottoscrivono. È per questo che non se ne conosce una che il Comune abbia stipulato col Pd? Qualcuno potrebbe ribattere che quei cartelli, pur se in barba alle leggi, non danno nessun fastidio. Ma i paletti che li sostengono, così bassi e privi di protezione e posti a ridosso di strade pubbliche, sono estremamente pericolosi in caso di incidenti, per i ciclisti e i motociclisti. In ogni caso, qualsiasi pubblicità richiede l’autorizzazione di un dirigente comunale e il pagamento dell’Icp, l’imposta sulla pubblicità. Presupponendo che entrambe le incombenze siano state adempiute, l’elenco delle installazioni sulle quali effettuare gli accertamenti di regolarità può essere rilasciato alla Polizia Locale da Entrate spa, a cui ho comunque chiesto di ottenerne copia".

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