Sabato Municipio aperto per protestare contro la finanziaria
La Giunta del Comune di Ravenna aderisce a "Sabato in Comune", iniziativa promossa nella giornata di sabato 1 ottobre dall'Anci e dalla Lega delle Autonomie locali per informare i cittadini
La Giunta del Comune di Ravenna aderisce a “Sabato in Comune”, iniziativa promossa nella giornata di sabato 1 ottobre dall’Anci e dalla Lega delle Autonomie locali per informare i cittadini sugli effetti della finanziaria sui servizi degli enti locali. Sabato prossimo il Municipio di Ravenna rimarrà aperto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18,30 e Sindaco ed Assessori saranno presenti, a turno, nel presidio che sarà allestito ai piedi dello scalone del Municipio per parlare con i cittadini che vorranno avere spiegazioni
Spiegazioni sugli effetti della nuova manovra economica che toglie ai Comuni invece di intervenire dove le risorse si sprecano realmente.
“E’ un evento straordinario legato alla straordinarietà del momento che stiamo attraversando - commentano il Sindaco Fabrizio Matteucci e l’Assessore al Bilancio Valentina Morigi. - . I cittadini devono sapere cosa fa il loro Comune e cosa non potrà più fare a causa di questa ennesima manovra inadeguata e iniqua. Inadeguata perché ignora ancora una volta che i Comuni sono innanzitutto erogatori di servizi alla comunità. Inadeguata perché costringe i Comuni a partecipare al risanamento finanziario in una percentuale sproporzionata, mentre a Roma non si tagliano sprechi ed inefficienze.
Iniqua perché colpisce sempre i soliti noti: i lavoratori, i pensionati, i cittadini che pagano le tasse fino all’ultimo euro. Attraverso i bilanci degli enti locali passano le risorse che garantiscono i servizi sociali e sanitari, il diritto allo studio e all’istruzione, i trasporti pubblici, la tutela dell’ambiente e la viabilità”.
“Tagliare risorse ai Comuni significa di fatto tagliare dei servizi fondamentali. Per quanto riguarda il bilancio dell’anno corrente del nostro Comune la salvaguardia degli equilibri è garantita. Molto più delicata e difficile è la situazione per il 2012: per la parte corrente si profila uno squilibrio di 11 milioni di euro. Se non troviamo le risorse necessarie per coprire questi tagli, a farne le spese saranno, prima di tutto, i cittadini ai quali non potremo più garantire i servizi. L’inasprimento dei vincoli del patto di stabilità costringerà il Comune di Ravenna a non fare più investimenti e mette a rischio anche gli investimenti già cantierati. Questo significa, ad esempio, non fare più la manutenzione delle strade e nelle scuole. In un momento di crisi economica pesante come questo, significa abdicare anche alla funzione di motore dell’economia locale svolto appunto dal Comune grazie ai cantieri dei lavori pubblici. Non siamo degli irresponsabili: il Comune di Ravenna non si rifiuta di partecipare al risanamento della finanza pubblica, pretendiamo però che questo risanamento si faccia preservando i criteri di equità e di crescita, sia nel contributo che viene richiesto ai cittadini, sia in quello che si chiede agli enti locali”.