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"Se Ravenna rotola giù"

"In ogni modo, se col Sole24Ore Ravenna sta, comunque, in fondo alla graduatoria sui problemi della sicurezza e dell’ordine pubblico, specialmente a causa della criminalità dilagante (scippi, rapine o borseggi, furti d' auto ed estorsioni)"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Il sermone di fine anno del sindaco Matteucci, decimo vaniloquio in quattro giorni, inizia così: “Cominciamo con una buona cosa di questa fine 2013: a Capodanno Ravenna ospiterà più turisti che a Natale (forse contandoli col contagocce, nda). Il 2 dicembre, Sole24Ore: Ravenna sesta in Italia per qualità della vita. Il 30 dicembre, Italia Oggi: Ravenna nella classifica della qualità della vita sale di 11 posizioni, dal 28esimo al 17esimo posto”. Se leggesse, almeno, quello di cui parla, saprebbe invece che, nella graduatoria di Italia Oggi, Ravenna è  precipitata dal 28° al 47° posto su 110. Cioè nei bassifondi del centro-nord, considerando che, sulle 51 province dove la qualità della vita è stata considerata scarsa o insufficiente, 40 sono del sud o delle isole. Concordo che queste graduatorie non vanno enfatizzate, anche se quella del Sole24Ore fu magnificata, per conto di Matteucci, dai consiglieri comunali del PD e dal vice-sindaco. Meritano però qualche riflessione.

Gli esiti, apparentemente divergenti, delle due indagini si giustificano col taglio più finanziario/economico del quotidiano di Confindustria, in confronto ad Italia Oggi, più attenta alla dimensione sociale. Non per niente, questo quotidiano ha affidato la propria indagine all’approccio scientifico del dipartimento di scienze sociali  dell’università La Sapienza di Roma, che ha preso in esame 94 indicatori, oltre il doppio rispetto all’altra, basati su dati statistici inoppugnabili. Ravenna se la cava meglio laddove i dati sono presi dalle proprie autocertificazioni. Ho più volte dimostrato, ad esempio, che, in molte graduatorie nazionali, lo svettamento di Ravenna per le piste ciclabili e le aree verdi deriva da come vengono conteggiate dagli uffici comunali piste appena tracciate per terra, del tutto sconnesse tra loro, e aree di verde pubblico attrezzato che sono piuttosto boscaglie o sterpaglie.

SOLIDI NONOSTANTE LA MANO PUBBLICA
Per il Sole24Ore, siamo andati forte nel 2013 soprattutto negli affari, nelle esportazioni, nella tenuta del reddito, nella propensione ad investire, nei risparmi bancari, nell’importo medio delle pensioni, nel minor costo della abitazioni, nei minori fallimenti, nel numero e capacità di innovazione delle imprese, nel miglioramento della macchina giudiziaria, nel numero delle sale cinematografiche, dei bar-ristoranti e delle librerie, nella diffusione delle attività sportive. Dati che non vanno a merito dell’amministrazione pubblica, ma della consolidata struttura economica e sociale della nostra comunità, che poggia sull’ingegnosità, laboriosità, accorta utilizzazione delle risorse e intraprendenza dei ravennati: caratteri storici che si mantengono o anche si rafforzano indipendentemente da come la cittadinanza è amministrata, o addirittura nonostante. In ogni modo, se col Sole24Ore Ravenna sta, comunque, in fondo alla graduatoria sui problemi della sicurezza e dell’ordine pubblico, specialmente a causa della criminalità dilagante (scippi, rapine o borseggi, furti d' auto ed estorsioni), per Italia Oggi arretriamo in tutte le sezioni indagate esclusi solo i servizi finanziari, registrando addirittura una disfatta dove la mano pubblica detta legge: nella criminalità (105° posto), dovuta in particolare alle violenze sessuali, allo spaccio di droga, allo sfruttamento della prostituzione, nel malessere sociale (105°), nella salute dell’ambiente (dal 10° al 77° posto). Nel suo sermone, Matteucci ha celebrato una “Ravenna sicura e gentile”, perché “chi racconta Ravenna come una città degradata o è in malafede o ha una visione degradata della realtà”. Notoriamente, Lista per Ravenna fotografa e documenta, ogni giorno, realtà degradate. Ora ci è compagna autorevole l’università La Sapienza.

MICOPERI INSEGNA
Silvio Bartolotti di Micoperi ha fatto conoscere Ravenna nel mondo grazie alle notevoli “ingegnosità, laboriosità, accorta utilizzazione delle risorse e intraprendenza” di cui sopra, nonostante che la mano pubblica locale remasse contro. Rispondendo ad un’intervista di fine anno, ha detto di “avercela” alla pari “con Roma e con Ravenna”, perché “la politica ha creato una marea di posti di lavoro improduttivi, usando aziende pubbliche e cooperative per piazzare parenti e amici”. Non so Roma, ma, in proporzione alla sua grandezza, Ravenna è il massimo concentrato nel mondo di aziende pubbliche (400 milioni di partecipazioni societarie solo in mano al sindaco di Ravenna) e di cooperative (che occupano il novanta per cento dell’economia e della società e condizionano l’altro dieci per cento).

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