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Si presenta il nuovo circolo regionale del Movimento per l'equità territoriale

Si è svolta domenica presso l'hotel Cavallino di Faenza la conferenza per la presentazione del nuovo Circolo Regionale dell'Emilia Romagna del Movimento 24A per l'Equità Territoriale

Si è svolta domenica presso l'hotel Cavallino di Faenza la conferenza per la presentazione del nuovo Circolo Regionale dell'Emilia Romagna del Movimento 24A per l'Equità Territoriale e dei nuovi circoli provinciali di Bologna e Modena. I tre circoli erano nati in piena emergenza Covid in seguito a una intensa campagna di tesseramento e avevano svolto iniziative online per tutta la durata del lockdown.

Oltre al referente regionale, Donato Rinaldi, e ai referenti provinciali, Mariagrazia Dilillo per il Circolo di Bologna e Luigi D'alessandro per il Circolo di Modena, all'evento è intervenuto il fondatore del Movimento, il giornalista Pino Aprile, autore del best seller "Terroni" e del recentissimo "Il male del nord". All'incontro iscritti e simpatizzanti hanno riempito la sala, altri hanno seguito l'evento tramite diretta online.

Dopo la presentazione dei circoli, l'attenzione della platea e stata catturata per quasi due ore dal presidente Aprile, che ha raccontato un sud molto diverso dalla narrazione ufficiale. Ha spaziato da un sud dalle radici antichissime e multietniche, a un sud moderno che non si arrende, terra di primati noti più all'estero che in Italia, di giovani talentuosi ricchi di ingegno e iniziativa, esempio di libertà e resistenza civile. Molto toccante il momento di racconto personale in cui il giornalista, per spiegare il ruolo fondamentale della conoscenza contro il pregiudizio, ha parlato del padre che, deportato in Inghilterra durante la guerra, grazie alla sua natura aperta e cordiale e alla sua naturale ironia si guadagnó la stima e l'amicizia dei suoi carcerieri.

Pino Aprile ha infine ricordato che il sud ha un ruolo fondamentale per la ripartenza dell'Italia, la cui crescita economica e ferma da anni, e ha esortato i presenti a non lasciarsi scoraggiare dalle difficoltà che certamente il Movimento incontrerà nel percorso verso l'equità territoriale, "unica strada perche l'Italia torni competitiva in Europa e nel mondo".

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