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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

"Il sindaco fuma in Comune". Scoppia la bufera tra Matteucci e Vandini che si fanno i 'dispetti'

E' partito tutto dal capogruppo in consiglio comunale del movimento 5 stelle, Pietro Vandini, che sulla pagina Facebook ha denunciato che negli uffici comunali si fuma

E' partito tutto dal capogruppo in consiglio comunale del movimento 5 stelle, Pietro Vandini, che sulla pagina Facebook ha denunciato che negli uffici comunali si fuma, invitando a controlli e sanzioni anche nei confronti di dirigenti e sindaco. Quest'ultimo, sentendosi chiamato in causa, ha voluto 'confessare', ma non senza il colpo di coda nei confronti del pentastellato, 'colpevole' di essersi fatto ritirare la patente per guida in stato di ebbrezza, lo scorso agosto, quando aveva dichiarato, sempre su Facebook, il suo errore. Il sindaco scrive: “Grazie Vandini, io ho smesso di fumare, tu non guidare più ubriaco”.E comincia così un vortice infinito di 'mea culpa', alternati a ripicche.

LA REPLICA DI MATTEUCCI -  Fabrizio Matteucci infatti coglie subito la palla al balzo per raccontare di avere fumato una sigaretta davanti a Vandini, ospite nel suo studio. Partono prima le scuse pubbliche, con tanto di comunicazione di servizio, sul fatto che ora ha smesso di fumare: “Chiedo scusa ai ravennati, sinceramente. Se vale la retroattività  pago la multa. Adesso ho smesso di fumare, finalmente. E cercherò  di tenere botta. Anche farmi vedere in giro in città con la sigaretta non è  stato un buon esempio da parte mia. Mi scuso anche di questo”. Poi il messaggio per Vandini: “Hai fatto bene a dire la verità. Hai fatto bene a toglierti un peso: tu sei un Pubblico Ufficiale come me. Io ho sbagliato, ma era tuo preciso dovere segnalarlo subito a chi di dovere e di essere meno affettuosamente ipocrita con me. Comunque in questo caso la mia mancanza  è più grave del tuo errore. Anch’io ho commesso un errore nei tuoi confronti: mi sono rifiutato di dire quello che pensavo su quello che ti  è  capitato la scorsa estate. Non mi riferisco alle strumentalizzazioni politiche che tu mi chiedesti di non fare e che io non avrei fatto comunque. Ho taciuto, come avevi fatto tu fin qui sulla mia sigaretta, per uno sbagliato senso del rispetto. Invece dobbiamo essere uomini, non omuncoli. Dobbiamo essere leali e dirci le cose in faccia come hai fatto tu con me. Rimedio adesso: Vandini non guidare più quando sei ubriaco”, ecco la 'ripicca' del sindaco.

LA RISPOSTA DI VANDINI -Ma Vandini non tace e ritorna alla carica, accusando il sindaco di mentire: “Dimostra inoltre di avere la coda di paglia, dato che lui cita una situazione specifica nella quale vi era un suo coinvolgimento diretto, mentre io nel mio post su Facebook parlavo di una situazione generale. Visto che dobbiamo mettere i puntini sulle "i", allora dico anche che il mio post stato fatto anche a seguito di lamentele ricevute da diversi dipendenti comunali che "non possono" alzare la voce altrimenti la loro vita lavorativa all'interno del Comune potrebbe diventare "complicata"”..

Il sindaco, secondo Vandini è un bugiardo: “Lo è perchè dice che in agosto, a seguito del mio ritiro della patente (tasso alcolemico 0,62 e 0,69) io gli chiesi di non strumentalizzare la vicenda. E' falso.” E qui parte l'arringa difensiva di Vandini: “Ho tutti gli sms inviati e ricevuti. Io ero all'estero e il giorno in cui uscì sui giornali (a seguito del mio post su Facebook) la questione del mio ritiro della patente, il sindaco mi inviò un sms con il quale mi esprimeva solidarietà e vicinanza (assolutamente mai cercate e tantomeno richieste), dicendomi di non preoccuparmi, che poteva succedere a tutti e che se uno dei suoi avesse strumentalizzato la vicenda, lui sarebbe intervenuto. Io gli risposi che avevo sbagliato, che avrei pagato e che nel caso qualcuno avesse strumentalizzato ne avrei preso semplicemente atto dato che, vista la situazione, avrei dovuto aspettarmelo. Fu lui a scrivermi e non fui certo io a chiedere qualcosa, ripeto ho gli sms salvati”.

Poi riparte l'accusa: “Ricordo anche al sindaco che io ho pagato per il mio errore, lui invece ha per mesi infranto la legge senza pagare nulla, nonostante ora provi a fare "lo splendido" dicendo che pagherà una multa. Magari qualcuno dovrebbe spiegargli che nel caso in cui l'infrazione venga ripetuta per mesi non si tratta più di pagare solo una singola multa. - sottolinea Vandini - Avevo scritto un post su Facebook e il sindaco ha ben pensato che fosse il caso di mandare addirittura un comunicato stampa a tutti i media locali per commentare questa "importantissima" vicenda, evidentemente gli hanno rubato la palla gialla e si è impermalosito. Non ha perso occasione per dimostrarmi di essere sia politicamente che umanamente una persona con la quale spero di non dover nemmeno più condividere un caffè alla macchinetta in comune. Vergogna”.

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