rotate-mobile
Politica

Spadoni (Udc): "Va bloccato Il Piano scolastico"

"Il piano dell’offerta formativa in vigore dall’anno 2013-2014, non entusiasma nessun soggetto della società civile". E' quanto afferma il consigliere provinciale dell'Udc, Gianfranco Spadoni.

"Il piano dell’offerta formativa in vigore dall’anno 2013-2014, non entusiasma nessun soggetto della società civile, a cominciare dai docenti attraverso i consigli d’istituto fortemente critici e in larga parte contrari, i sindacati, oltretutto non coinvolti nonostante i partiti di sinistra abbiano fatto della concertazione la loro bandiera, sino ad arrivare all’università implicitamente chiamata in causa per via della forzata disdetta dei locali dati in uso, ma, non ultime, ancora, non poche forze politiche in forte dissenso sull’operazione proposta. Occorrerebbe, infatti, una pausa di riflessione, - così come peraltro è avvenuto anno scorso, - per approfondire alcune argomentazioni di merito sulle quali tornerò dopo, tenendo conto come la virtù della prudenza unito alla qualità della pazienza, nello specifico dovevano rappresentare per la Provincia due requisiti essenziali". E' quanto afferma il consigliere provinciale dell'Udc, Gianfranco Spadoni.

"La saggezza, oltretutto, doveva consigliare gli amministratori di piazza Caduti di soprassedere, intanto perché si tratta di un atto a ridosso della fine del loro mandato, cioè a pochi giorni dalla letterale soppressione delle giunte, pertanto una simile impostazione così di rilievo potrebbe avere controindicazioni nel proseguimento della vita della nuova provincia - continua Spadoni -. Inoltre, più nel merito, l’iniziativa in oggetto pare non tenere conto dei tempi ragionevoli offerti dalla regione per tale riorganizzazione, vale a dire la possibilità temporale estesa sino all’anno scolastico 2014- 2015, e, soprattutto, non si considerano i nuovi contenuti introdotti dalla Finanziaria e oggetto di condivisione da parte della Conferenza Stato Regioni, attraverso in quali si rivedono molti parametri significativi che oggi non possono essere considerati. Di qui l’esigenza di proporre un piano solo dopo aver conosciuto tutti i nuovi requisiti legislativi che saranno sicuramente meno restrittivi rispetto a quelli attuali".

"Nel merito della riorganizzazione e specificamente per Faenza, tenuto conto del basso numero di iscritti al liceo artistico Ballardini è obbligatoria la scelta, da una parte di mantenere viva l’identità culturale del celebre istituto artistico, dall’altra quello di rafforzare il polo del prestigioso liceo Torricelli, e la scelta, dunque, appare giusta e inevitabile - aggiunge Spadoni -. Per il distretto lughese, qualche perplessità esiste riguardo all’ibrido connubio fra la formazione tecnica e tecnologica del Manfredi-Marconi unito allo Stoppa - Compagnoni ad indirizzo economico e dei servizi, perplessità tuttavia superabili se le esigenze logistiche ed economiche si dimostrano indifferibili e condivise dai consigli dei singoli Istituti. La tegola più grossa, comunque, è stata riservata a Ravenna: l’ammucchiata ingestibile del Morigia – Perdisa con l’Istituto Baldini in un’ unica istituzione scolastica caratterizzata da un biennio unitario farà perdere quell’identità e quella peculiarità formativa e specializzante dei singoli istituti".

Pur nella logica di assicurare competenze e linguaggi trasversali misurati sulle esigenze socio economiche locali, questi indirizzi formativi richiedono percorsi differenti al cui interno i laboratori tecnico pratici rappresentano non un optional, ma uno degli elementi fondamentali per una preparazione tecnica e tecnologica avanzata e di qualità. Oltre a questo, un mega istituto con un numero così elevato di allievi, proprio in ragione delle specifiche condizioni formative basate sulla didattica teorica, e non meno, su quella applicativa e pratica, sarà difficile e complesso da gestire oltre a compromettere probabilmente il livello della qualità didattica - evidenzia Spadoni -. Siamo di fronte, dunque, a una discutibile scelta, della quale peraltro si poteva fare tranquillamente a meno in questo momento, la quale produrrà inevitabilmente una serie infinita di questioni negative a discapito degli allievi, dei docenti e della qualità pedagogica e formativa".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Spadoni (Udc): "Va bloccato Il Piano scolastico"

RavennaToday è in caricamento