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Sulla tassa di soggiorno il Pri non scherza

Il Pri ha proposto in tutte le sedi politiche e istituzionali di introdurre nel bilancio 2012 l’applicazione della tassa di soggiorno perché non graverebbe sui contribuenti ravennati

“Abbiamo proposto in tutte le sedi politiche e istituzionali di introdurre nel bilancio 2012 l’applicazione della tassa di soggiorno perché non graverebbe sui contribuenti ravennati e, in piccola parte, allevierebbe il peso dell’IMU sulle famiglie”, affermano gli amministratori e gli esponenti del PRI Mingozzi, Babini, Ridolfi e Fussi che seguono passo per passo la discussione sul bilancio 2012 del Comune di Ravenna.

“Per quanto siano importanti gli incontri con i sindacati il confronto è prima di tutto tra le forze che compongono la maggioranza e i loro rappresentanti perchè ne rispondiamo ai cittadini, a quanti ci hanno votato e a quanti dobbiamo spiegare le nostre scelte pur se difficili e impopolari - sottolineano gli esponenti del Pri -. Per questo ogni ipotesi alternativa o di slittamento all’applicazione della tasse di soggiorno va approfondita con chi ha posto il problema,in primis con gli amministratori e i rappresentati del PRI, consapevoli del vincolo di maggioranza ma anche del ruolo che esplicano nell’amministrazione ravennate, nonché di un impegno chiamato a sostenere una manovra di bilancio per il Comune di Ravenna che ci vede protagonisti con le nostre proposte”.

“Questo bilancio rappresenta un appuntamento fondamentale per la vita del Comune: per la prima volta siamo di fronte alla necessità di imporre nuove tasse (sulla casa in particolare) per un entità mai così alta e una manovra di 23 milioni di euro ; dobbiamo rispondere anche al mondo dell’economia e delle imprese che intendono rilanciare occupazione e investimenti in una situazione molto difficile. Per questo - aggiungono  Mingozzi, Babini, Ridolfi e Fussi - stiamo convocando le assemblee di tutte le nostre sezioni aperte ai cittadini per spiegare come i repubblicani di Ravenna vedono la manovra finanziaria in atto e le implicazioni conseguenti per gli enti locali a partire dal Comune di Ravenna".

"Infine circa la risposta ricevuta dai sindacati in merito ai confronti promossi nel territorio i dirigenti del PRI prendono atto che hanno scelto di invitare un rappresentante dei due maggiori partiti di maggioranza e di opposizione:  questo non è un bell’esempio di dialettica e di confronto costruttivo perché in questo modo nessuno rinuncerà alla reciproca contrapposizione mentre la presenza di altre forze con il loro contributo originale avrebbe evitato questa sorta di bipartitismo che evidentemente anche ai sindacati sta bene sostenere” concludono gli esponenti del PRI, Giannantonio Mingozzi vicesindaco, Luisa Babini segretario provinciale , Alberto Ridolfi segretario comunale e Alberto Fussi capogruppo PRI in consiglio comunale .

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