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"Sulle procedure d'espulsione la Questura non risponde"

"Era il 19 maggio, quando a seguito della notizia apparsa su un quotidiano online dal titolo: “Rintracciato e rispedito in patria un viados, pensava di farla franca dopo aver picchiato un cliente sabato 18 maggio"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

Era il 19 maggio, quando a seguito della notizia apparsa su un quotidiano online dal titolo: “Rintracciato e rispedito in patria un viados, pensava di farla franca dopo aver picchiato un cliente sabato 18 maggio. A Lido di Classe, un 29enne riminese picchiato da un transessuale brasiliano clandestino, rintracciato e imbarcato in 24 ore su un volo per il Brasile”, ho interpretato e fatto carico della domanda di molti, anche di un cittadino che ha commentato l'articolo come segue: “Se è veramente stato rispedito in patria mi viene istantaneamente pormi una domanda: come MAI i tunisini/magrebini e marocchini che ogni giorno vengono arrestati non gli viene corrisposta la stessa pena oltremodo sono anche più vicini e quindi il costo e' anche minore!!! Qualcuno mi sa' rispondere??”, firmato Accio.

Prontamente, ho inviato mail all'Ufficio Immigrazione della Questura di Ravenna, con questo testo: “Buongiorno. A seguito della pubblicazione dell'articolo apparso sui quotidiani online in questi giorni, che faccio seguire (da Ravennanotizie.it), i cittadini si chiedono quali siano le procedure di espulsione e se varino da nazione a nazione. Nel merito, laddove si parla di "Avviato quindi l'iter per l'espulsione, portato celermente a compimento grazie alla disponibilità' di un volo per il Brasile utile a dare esecuzione al nuovo decreto emesso dal Prefetto della Provincia di Ravenna", CHIEDO cortesemente se potete fornirmi gli elementi normativi che regolamentano la procedura, in generale e in riferimento al caso in oggetto. Ringrazio per la disponibilità e rimango a disposizione anche per un eventuale incontro. Cordiali saluti”.

Dopo un mese, il 20 giugno, non ricevendo risposta, giro la richiesta al Questore: idem come sopra. Alla faccia della disponibilità delle Istituzioni e della trasparenza. Ma non è finita. Giovedì scorso, 22 agosto, telefono all'Ufficio Immigrazione della Questura, dove mi assicurano che il Dirigente è sempre molto disponibile e che mi avrebbe richiamato. Ad oggi, ancora niente. Un Consigliere territoriale, che vuole informarsi per poi dare delle risposte ai cittadini, non riesce a fare il proprio lavoro.

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