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Sviluppo turistico alla giornata, Minichini (LpRA): "Accontenta i pochi, ma non sviluppa niente"

"L’amministrazione ci dica prima cosa vuole fare", afferma Minichini di Lista per Ravenna

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"Il recente bando del Comune di Ravenna, sui siti passibili di sviluppo turistico in ambito urbano, che interessino anche edifici pubblici, dimostra che nulla cambia nella politica di questa Amministrazione rispetto alle precedenti. La cosiddetta urbanistica partecipata a cui il bando si rifà, posta al primo livello, è morta e sepolta dalla fine del secolo scorso. Denotando in assoluto la mancanza di idee generali strategiche, viene chiesto ai cittadini di sopperirvi. Fortunatamente, in Europa oggi questa pratica è tornata al suo posto, cioè immediatamente dopo la definizione, perlomeno, delle linee strategiche di sviluppo, volte alla rigenerazione urbana, cosiddetta "resilienza".

Dunque, qualcuno dica prima cosa serve a Ravenna in proiezione pluriennale, anche in termini d'uso di edifici pubblici, per definire un quadro di sviluppo urbanistico/economico armonico, plurisettoriale, ambientalmente compatibile, anzi di ritorno ecologico. In parole povere, serve una politica di pianificazione, metterci la faccia, dire chiaramente dove si vuole andare. La politica dell'accontentare i pochi, che siano "amici" o meno non interessa, per evitare scelte coraggiose proprie, magari impopolari, va bene solo dal punto di vista elettorale. Giova ricordare la famosa frase di De Gasperi: "Un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista alla prossima generazione".

Lista per Ravenna è da sempre a fianco dei cittadini e imprenditori. Vogliamo quello sviluppo culturale in senso ampio, compresa l'economia, che manca ormai da troppo tempo a questa città. Siamo contrari al motto: "Avanti voi, che poi vi seguiamo", perché i salti in avanti hanno solo dimostrato il successivo fallimento, sempre. Un esempio recente è piazza Kennedy ove si è tolto un parcheggio, l'ultimo da rimuovere in ordine di priorità a Ravenna, per realizzare una orribile soluzione pasticciata, compresa di sacri mostri e latrine, con l'unico risultato di far chiudere delle attività. Mi viene in mente il glorioso reggimento del settimo cavalleggeri, comandato dal generale Custer, che al momento della battaglia di Little Big Horn, era composto per lo più da sbandati di guerra e con sole carabine Spencer. Ripeto: l'amministrazione ci dica prima cosa vuole fare, compresi tutti i fattori interrelati anche di mobilità urbana, oltreché di osmosi urbanistica, che resti stabile per almeno un ventennio. Noi cittadini la seguiamo e gli imprenditori, credo, siano anche disponibili a investire. Basta col contrario, altrimenti cosa paghiamo la politica a fare?"

Pasquale Minichini, Lista per Ravenna

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