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Targhe a mosaico in centro, Ancisi: "Dare un ordine organico"

A parlare è Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, che interviene sull’argomento targhe a mosaico in centro storico nella città bizantina.

“In tre riprese, su 53 strade o piazze del centro storico di Ravenna maggiormente percorse dai turisti sono state installate nuove targhe toponomastiche a mosaico realizzate, per conto del Comune e a seguito di un concorso, dal laboratorio Anna Fietta.  L’avvio si ebbe nel 2009 col primo Festival internazionale del Mosaico nel 2009, quando si intese riprendere il tragitto tra la chiesa di San Domenico in via Cavour e il Palazzo dei Congressi in Largo Firenze. Nel 2015, con la quarta edizione del Festival, ci si prefisse di seguire le antiche vie d’acqua su cui Ravenna si formò all’origine. Nuove targhe furono poste nel 2016 intorno a piazza Kennedy, rispettivamente verso via Cavour e verso piazza del Popolo. In occasione dell’inaugurazione di questo ultimo lotto di 13, l’assessore al turismo definì il senso dell’iniziativa così: “L’utilizzo del mosaico per la finitura di elementi di arredo urbano è una modalità elegante e gradevole di accompagnare la passeggiata in centro storico, ricordando a cittadini ed ospiti quanto il mosaico sia un tratto distintivo dell'identità della nostra città e del nostro patrimonio artistico”.

A parlare è Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, che interviene sull’argomento targhe a mosaico in centro storico nella città bizantina.

“Oggi, il risultato complessivo di tale percorso appare però esso stesso a mosaico, ma con salti e interruzioni. Cito ad esempio via Mentana, già strada delle Melarance. A parte la denominazione risorgimentale, rappresenta un’attrazione turistica molteplice, sia per la ristretta e breve configurazione, propria della primissima Ravenna; sia per gli edifici di antica genesi, a partire dal palazzo comunale; sia per la serie pressoché ininterrotta di ristoranti tipici e di attività commerciali risalenti anche molto indietro nel tempo, alcune delle quali “uniche” nel genere. Succede così che il turista, nell’immaginato percorso tra la “riqualificata” piazza Kennedy e piazza del Popolo, arrivando in piazza XX Settembre (o dell’Aquila) può ammirare le targhe a mosaico non solo sulla piazza stessa, ma anche su tutte le strade o stradine che vi confluiscono o se ne diramano, mentre nell’angolo con via Mentana ne vede con fatica una vecchia targa toponomastica marmorea consunta e poco presentabile. Esistono però numerosi altri casi”

“Nell’imminenza del 7 ottobre, quando prenderà il via la quinta edizione del Festival internazionale del mosaico ma anche nella prospettiva stessa del centenario dantesco nel 2021, si giustifica dunque che il progetto delle targhe a mosaico nel ristretto cuore storico-monumentale di Ravenna sia portato a definizione con una precisa individuazione di un perimetro organico, all’interno del quale le strade non ancora valorizzate con tale segno culturale possano rientrare nel progetto dandogli un senso logico compiuto. A tale scopo, ho presentato alla presidenza del consiglio comunale un ordine del giorno, che sarà discusso e votato in una prossima seduta, con cui si impegna il sindaco a procedere in tale direzione”.

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