Tariffe mense scolastiche: petizione da 1.500 firme

“La nuova tariffazione della mensa scolastica in vigore nel comune di Ravenna dal mese di settembre scorso prevede, come ormai noto, una tariffazione a pasto per le scuole elementari ed una (contestatissima ed iniqua) tariffa a forfait per quelle dell’infanzia. Fu proprio una petizione promossa da Lista per Ravenna che consentì di ottenere questo risultato che, seppur parziale, ha consentito ai genitori dei bambini che frequentano le scuole elementari di non vedersi applicato questo sistema a forfait che obbliga al pagamento del pasto anche se il bambino non lo ha consumato”.

Nicola Grandi, cosigliere comunale di Lista per Ravenna, fa il punto sulla situazione: “L’amministrazione promise, nel corso della commissione consigliare chiamata a discutere la questione, per bocca dell’assessore all’istruzione, che si sarebbe trattato di un periodo sperimentale, al termine del quale si sarebbe fatta una valutazione approfondita della situazione. La protesta dei cittadini ravennati è stata da subito vibrante, e non è mai cessata, per questo grazie all’iniziativa mossa dall’associazione “genitori insieme” già dallo scorso mese di novembre abbiamo cominciato una nuova raccolta di firme che, pur senza essere riusciti ad andare a toccare in modo capillare tutte le scuole dell’infanzia, grazie al solo passaparola ha già toccato le 1.500 unità”.

“La petizione chiede non solo che la tariffazione ritorni a pasto anche nelle scuole dell’infanzia, ma anche e soprattutto che la verifica promessa venga effettuata prima della fine dell’anno scolastico ed alla presenza di rappresentanti dei genitori, al fine di ascoltare anche la loro voce. La raccolta continua e chiunque fosse interessato a sottoscrivere la petizione troverà i moduli presso gli uffici di Lista per Ravenna in comune l’impegno è, seppure con le scarse risorse a disposizione, quello di presidiare alcune delle scuole di infanzia più grandi della città nell’orario di entrata (o di uscita) dei bambini e comunque presentare la petizione entro la fine del mese di marzo, per riaprire la discussione ed ottenere la verifica promessa dall’amministrazione”.