rotate-mobile
Politica

Tassa di soggiorno, "serve soluzione omogenea"

Per il consigliere provinciale dell'Udc è necessario "ricercare un'intesa condivisa con la Regione al fine di adottare un comportamento omogeneo su tutto il territorio".

La tassa di soggiorno "potrebbe avere ripercussioni molto serie sull’economia turistica del territorio ravennate oltre ad evidenziare all’orizzonte, ventilate ipotesi di secessione". E' l'opinione del consigliere provinciale dell'Udc, Gianfranco Spadoni, sottolineando che l'imposta "è profondamente sbagliata". Spadoni si rivolge al presidente della Provincia Claudio Casadio con delega assessorile al turismo affinchè "intervenga su tutti i comuni di sua competenza, a cominciare da quello del capoluogo, per rivedere la posizione ostinatamente assunta con l’introduzione di questo balzello assolutamente pericoloso per i consumatori e per l’economia complessiva".

Per Spadoni la tassa di soggiorno "provocherà l’ incremento delle spese con possibili effetti sulla stabilità occupazionale, oltre ad e aumentare le incertezze per il comparto già sensibilmente compromesso dalla crisi economica, dalla continua esposizione agli eventi atmosferici e calamitosi che specie negli ultimi anni si sono abbattuti con violenza, senza dimenticare a fattori primari come la concorrenza sleale e l’abusivismo. La personale contrarietà a questa tassa deriva soprattutto da un fattore di disomogeneità applicativa, aspetto non marginale che, in un momento di difficoltà diffuse, costringerà i turisti a scegliere quelle località esenti dal balzello in oggetto, a discapito di Ravenna e dei suoi lidi".

"Oltretutto, quella del turismo, è una materia di stretta competenza della Regione cui compete l’adozione di delibere quadro valide per l’intero territorio, proprio al fine di non applicare – come peraltro sta avvenendo - una brutta degenerazione federalista a macchia di leopardo - chiosa l'esponente dell'Udc -. Il federalismo, infatti, è un insieme di entità autonome però legate dal vincolo di un patto che le accomuna, e nella fattispecie tale patto dovrebbe essere l’espressione della linea univoca d’indirizzo espressa dalla Regione".

Spadoni invita il presidente della Provincia "a farsi parte diligente per trovare soluzioni non solo con l’obiettivo di fare recedere da tale scelta il Comune di Ravenna, ma di ricercare un’intesa condivisa con la Regione al fine di adottare un comportamento omogeneo su tutto il territorio".

CONFCOMMERCIO - “Siamo profondamente amareggiati – è il commento di Terenzio Medri Presidente della Consulta del Turismo di Confcommercio – per questo blitz dell’Amministrazione Comunale che fra l’altro non tiene conto degli orientamenti espressi da altri Comuni limitrofi all’applicazione di questa gabella”. “Non ci stancheremo mai di ripetere che la Tassa di soggiorno è iniqua, sbagliata nel merito e nel metodo: in questa fase di crisi il turismo ha bisogno di incentivi per la crescita e non di tasse”. “In ogni caso continueremo a chiedere ogni giorno a tutte le Amministrazioni comunali che questo “pedaggio” per i nostri ospiti venga annullato o sospeso e - conclude Medri - intraprenderemo tutte le iniziative utili a contrastarlo”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tassa di soggiorno, "serve soluzione omogenea"

RavennaToday è in caricamento