Terremoto PD, c'è l'addio di Vasco Errani: "Un partito alla deriva"

La notizia era nell’aria. Vasco Errani, ex governatore dell’Emilia-Romagna e attualmente commissario per la ricostruzione dopo il terremoto nelle Marche e nell’Abruzzo, ha lasciato ufficialmente il Partito Democratico. “Il PD è nato 10 anni fa, ha detto Errani, ma ora detesto la deriva in cui questo partito è entrato per quanto riguarda il posizionamento e i posti. Il problema - ha detto Errani in una conferenza sabato mattina - era quello di costruire una nuova cultura politica, la capacità di vedere un Paese e un mondo che cambiavano radicalmente ma non siamo riusciti a farlo”.

“Abbiamo un virus all’interno che non ci permette di capire cosa sta succedendo. Parliamo di noi ma spesso non ci ascoltiamo: questo è un problema serio. Non sono tra quelli che non hanno riconosciuto la leadership di Renzi, nessuno può sospettarlo. Io l'ho riconosciuta, ho lavorato intensamente per cercare la sintesi con impegno, convinzione e sentimento. La politica è passione e sentimento, assieme alle idee e ai valori. Non mi sono sentito dentro a un partito dove c'era un intruso”.

Dura la chiusura di Errani: “L’Italia ci ha dato una risposta negativa. A Roma in periferia abbiamo perso anche quelli a cui abbiamo dato gli 80 euro: non che fosse una scelta sbagliata, ma è evidente che avremmo dovuto confrontarci su un terreno più impegnativo…”