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Tour romagnolo per Bersani: "Indignazione non risolve problemi"

Tour romagnolo domenica per il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, in vista delle primarie del centrosinistra del 25 novembre. L'ex ministro dell'Economia ha pranzato al ristorante "La Campaza"

Tour romagnolo domenica per il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, in vista delle primarie del centrosinistra del 25 novembre. L'ex ministro dell'Economia, dopo esser stato a Imola, ha pranzato al ristorante "La Campaza". Erano presenti tra il sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci. Bersani ha sottolineato che nella corsa elettorale "ci sarà una visione demagogica, protestataria, che sollecita domande ma che non sa dare risposte".

Tour romagnolo per Bersani (Rafotocronaca)

FRECCIATA - "Solo con la protesta, la rabbia e l'indignazione non si governa, non si risolvono i problemi dell'Italia". Accanto a questa protesta, ha proseguito Bersani riferendosi probabilmente al Movimento 5 Stelle "ci saranno anche pezzi dell'establishment che sono stati zitti e che adesso dicono: 'I partiti, i partiti...'. E poi - ha concluso Bersani - ci sono quelli che hanno l'interesse a nascondere tutto, a mettere tutto nella nebbia". Il segretario del Pd ha anche sottolineato come Il tema per il Paese e per le prossime elezioni dev'essere quello della "moralità e del lavoro. Si parte dalla prima e ci vuole una lenzuolata sui temi della democrazia, dei diritti, della sobrietà dei costi della politica".

CRISI - "Quel punto di vista è autorevole, perché in Germania hanno molte di quelle leve che riguardano il futuro, ma spero che si sbagli", ha detto Bersani, in merito alle parole della cancelliera tedesca, Angela Merkel, secondo la quale per uscire dalla crisi internazionale ci vorranno almeno cinque anni. A giudizio del segretario del Pd, sarebbe opportuno "fare qualcosa prima, credo che i risultati - ha aggiunto riferendosi alle politiche economiche intraprese in Europa - arrivino prima, ma certamente la questione non va sottovalutata. Penso che non abbiamo tempo di aspettare le elezioni tedesche per fare qualcosa di più incisivo per il lavoro in Europa". Proprio di questo tema "abbiamo discusso anche con i leader progressisti europei - ha chiosato Bersani - che sono della stessa opinione. Mi auguro che la Merkel non si limiti ad interrogare la sfera di cristallo su quando si uscirà dalla crisi - ha concluso - ma assieme a noi faccia qualcosa".

CONFINDUSTRIA - A Confindustria "direi di mettersi in squadra e fare una concertazione non vacua", ha affermato Bersani a chi gli domandava cosa chiederebbe alla Confindustria per far fronte alla crisi. "Il 2013 sarà un anno difficile", ha aggiunto riferendosi all'economia, e il paese non ha bisogno "di distruggere" ma di soggetti che si mettono "insieme a costruire qualcosa". Partiti, parti sociali, governo, ha concluso Bersani, "e vedremo chi fa che cosa" in un quadro di azione comune.

DATA ELEZIONI - L"asciamo il Presidente della Repubblica a dirimere queste cose. E' un presidente sa benissimo dirigere il traffico", ha detto Bersani a chi gli chiedeva un commento sulla data delle prossime elezioni e su un eventuale voto anticipato. "Lo abbiamo detto un anno - ha sottolineato -: per noi si va a scadenza naturale e restiamo a questa scadenza".

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