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"Tre morti sul lavoro al giorno": Articolo 1 chiede una legge sulla sicurezza

"I numeri di una guerra". Così Roberto Speranza definisce le cifre riguardanti i morti sul lavoro

"I numeri di una guerra". Così Roberto Speranza definisce le cifre riguardanti i morti sul lavoro: tre morti al giorno, è questo infatti il drammatico bilancio di quanto è avvenuto in Italia nel 2018, quasi 1000 in un anno. Da questa constatazione è partito il dibattito che ha aperto la festa provinciale di Articolo Uno, che ha visto la partecipazione di Roberto Speranza, segretario nazionale di Articolo Uno e presentatore di una proposta di legge sulla sicurezza sul lavoro. L’iniziativa vedeva tra gli interlocutori anche due delegati sindacali, Benghi di Conservaitalia e Seck di Fruttagel e con i segretari rappresentanti di CGIL,CISL,UIL (Costantino Ricci, Franco Garofalo, Roberto Neri).

"Investire sulla sicurezza, non affrontare il tema solo dopo una tragedia, ridare centralità al tema del lavoro, premiare le aziende "virtuose" che si pongono il problema delle condizioni del lavoro, far crescere la cultura della sicurezza e la percezione del rischio, rivedere il sistema dei controlli": queste sono alcune delle considerazioni esposte e condivise durante il dibattito. Speranza ha poi concluso affrontando temi più strettamente della politica e le prospettive della Sinistra in Italia: "La sinistra deve ripartire con umiltà, a partire dai problemi reali delle persone. Dobbiamo stare convintamente e con le nostre idee dalla parte di chi si sente escluso nel nostro Paese". La festa proseguirà anche sabato sera con un dibattito sul clima e domenic sera con un dibattito tra Vasco Errani, Calvano (PD) e Taruffi (Sinistra Italiana) sulle prospettive per la sinistra.

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