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Tunisino morto, M5S: "Piena fiducia nelle nostre Istituzioni"

"In attesa che la magistratura faccia luce sui gravi fatti della notte di Pasqua, culminati in una sparatoria in cui ha perso la vita un ragazzo tunisino di ventisette anni, ci sentiamo di fare alcune considerazione di carattere politico"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

"In attesa che la magistratura faccia luce sui gravi fatti della notte di Pasqua, culminati in una sparatoria in cui ha perso la vita un ragazzo tunisino di ventisette anni, ci sentiamo di fare alcune considerazione di carattere politico. La preoccupazione per l'ordine pubblico, l'espressione di solidarietà alle forze dell'ordine, costrette a fronteggiare senza mezzi e tutele situazioni sempre più complesse e rischiose e oggetto, se abbiamo ben capito, persino di intollerabili ed inqualificabili insulti pubblici prima ancora dell’accertamento della verità, non devono confondersi con maliziose manipolazioni. Che alcune situazioni di marginalità sociale possano sfociare in comportamenti da fuorilegge deve sicuramente fare interrogare le istituzioni e tutti coloro che sono in relazione ai protagonisti di queste vicende.

Pretendere dissociazioni all'ora del lutto, come ha fatto il Consigliere PDL Ancarani, da parte di tutti i tunisini residenti a Ravenna, è chiaramente un tentativo di manipolazione ed una provocazione pericolosa. Ciascuno, nella propria vita continuerà ad esprimere l'onestà e la rispettabilità che ogni società richiede ed un gruppo di ragazzi che manifesta in piazza rappresenta solo se stesso, laddove non si limiti alla legittima espressione del lutto e delle condoglianze ai familiari del morto. Siamo certi che autorevoli commenti arriveranno (e continueranno ad arrivare) in tal senso anche da chi, non ravennate, vive e lavora nella nostra città nel rispetto della legalità e della pacifica convivenza.

Ogni cittadino che si senta di dissociarsi da ogni espressione inopportuna di odio verso le forze dell'ordine si esprimerà come, quando e se lo riterrà opportuno, senza che per questo nessuno possa arrogarsi il diritto di gettare addosso ad un'intera comunità, che tale è solo per comune provenienza geografica, lo stigma della connivenza con l'illegalità e l'impunità. Così come, speriamo, ogni cittadino che onestamente lavora e faticosamente cerca di integrarsi, possa continuare a farlo senza che il comportamento fuori legge, palese e provocatorio di alcuni vanifichi le fatiche di tutti.  

E' evidente che il PDL mira a capitalizzare i problemi contingenti della Lega Nord e su questi temi solleva polveroni a caldo, facendo un pessimo servizio alla nostra città. Solo la verità dei fatti, una visione lungimirante della pace sociale ed una ferma adesione alla legalità possono arginare i veri pericoli alla nostra sicurezza. Tutto il resto è maliziosa propaganda che rischia di alimentare i più biechi istinti razzisti, utile solo a disinformare ed a trovare capri espiatori alle frustrazioni sociali davanti a cui ci si sente impotenti.

Certe scorciatoie apparentemente facili non possono che aggravare problemi che andrebbero affrontati risolvendo almeno in parte le cause che li originano, con conoscenza piena, consapevole e condivisa dei reali problemi in campo, senza trincee di facili buonismi o caccia agli untori. L’esempio dato recentemente da Don Paolo Trentini con il suo sciopero della fame, pone l’accento di come, sulla questione complessa dell’accoglienza ai profughi della Libia, l’indifferenza e non-conoscenza siano ancora prevalenti. Piena fiducia nelle nostre Istituzioni e nel loro paziente lavoro quotidiano per la sicurezza di tutti noi.

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