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Ancisi (Lpr): "Tuttora oscuro il rendiconto delle farmacie comunali"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

I vertici di Ravenna Farmacie cantano mirabilie del rendiconto 2014 delle farmacie comunali sui giornali, al buio dei loro "controllori", che sono i consiglieri dei Comuni soci, tra cui Ravenna con il 92,47% delle azioni. In attesa di conoscenza, le considerazioni seguenti sono già certe.

Come ho già denunciato pubblicamente, il bilancio sarà sempre inattendibile finché l'azienda da dopo il 2012 - anno in cui registrò il deficit clamoroso di 500 mila euro - si rifiuta, pur diffidata, di procedere all'inventario fisico delle rimanenze di magazzino, come sempre aveva fatto in precedenza e come fanno tutte le aziende di questa dimensione e condizione, limitandosi invece ad effettuare inventari "virtuali" e/ a campione. Vengono così iscritte nei rendiconti delle poste attive che incidono pesantemente sul risultato d'esercizio senza nessuna possibilità di verifica della loro congruità, tanto più che l'azienda si rifiuta di far conoscere i dati completi dei movimenti di magazzino. Dal valore certo delle rimanenze al 1° gennaio 2010, pari a 8,53 milioni di euro, si è saliti così vertiginosamente agli 11,26 "virtuali" del 31 dicembre 2013. è come dichiarare ufficialmente i risultati delle elezioni basandosi sugli exit pool. Naturalmente, l'incertezza sui movimenti di magazzini lascia aperte altre ipotesi sulle cause, non solamente dovute a disfunzioni.

L'utile 2014 vantato di 298 mila euro sarebbe comunque meno della norma, dato che corrisponde all'1% a fronte di un capitale di oltre 27 milioni di euro, non certo pari a quello abituale delle farmacie private locali, anche se queste non si avvalgono dei vantaggi di quelle comunali: concentramento di 16 farmacie in un'unica gestione, posizioni favorevoli di mercato, il terzo magazzino farmaceutico regionale, ecc.. L'utile eventuale è comunque influenzato - al di là della gestione caratteristica - dal "soccorso rosso" che i Comuni soci e Ravenna Holding, in termini di sconti e di interventi finanziari, di prestazioni, ecc., hanno mobilitato per il recupero della pecorella nera smarrita.

Resto sempre convinto che certi nodi verranno al pettine. Ne parleremo. Intanto, l'atteggiamento trionfalistico non si addice a chi, troppo pagato coi soldi pubblici, è responsabile della caduta delle farmacie comunali da quando ne è ai vertici. Ai lettori dei giornali dovrebbe anche essere risparmiata l'esaltazione delle virtù sociali di queste farmacie, niente di più e di meglio di quanto non offrano le farmacie private condotte bene.

Alvaro Ancisi, capogruppo Lista per Ravenna

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