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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Minichini (LpRa): "Semaforo tra la Ravegnana e l’Adriatica. resta il pericolo"

"Una volta attivato "l'occhio elettronico", si adeguerà il sindaco al consolidato orientamento giurisprudenziale della Suprema Corte di Cassazione?"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RavennaToday

I test effettuati nel periodo di prova rivelano che il Sirio-Red, così denominato, installato nell'incrocio della Ravegnana con l'Adriatica, dovrebbero far molto riflettere l'amministrazione, nel senso che non risolve il problema principale di ridurne l'incidentalità, che tanto strazio provoca quando qualcuno perde la vita. Quindi può darsi che esso si riveli, direttamente o indirettamente, strumento per fare aumentare gli introiti nelle casse comunali. Certo, meglio che niente, in attesa della rotondina che comunque non è la panacea per risolvere definitivamente il grande rischio conclamato che si corre su questo incrocio. Ma non bisogna trascurare l'unanime orientamento giurisprudenziale della Corte di Cassazione, in materia di infrazioni accertate con tali mezzi di rilevazione, la cui violazione è contestata solo attraverso fotogrammi. Esemplare la sentenza 23301 del 2005: "La mancata presenza in loco di agenti operanti per un verso preclude la possibilità di contestazione immediata nei casi in cui ciò sia possibile, così eludendo ex ante il precetto legislativo al riguardo e, per altro verso, non consente di verificare le concrete situazioni in cui l'apparecchio di rilevamento automatico opera, consentendo possibili equivoci, non risolubili con certezza proprio per l'assenza degli agenti sul posto". Concetto ribadito dalla Suprema Corte con le sentenze più recenti 23084/2009 e 27414/2009.

INTERESSANTI LE TARGHE

Al di là di questo aspetto giuridico, sarebbe stato interessante conoscere, dalle targhe dei trasgressori (finora virtuali), in quale provincia o addirittura altro Stato essi risiedono, come pure se le infrazioni hanno interessato maggiormente l'attraversamento della Ravegnana o quello dell'Adriatica e il tipo di automezzo: elementi indispensabili per una corretta valutazione sull'utilità di questo sistema. Infatti, a differenza della Ravegnana, l'Adriatica è un'arteria di grande comunicazione tra il nord e il sud, molto trafficata, il cui rischio di incidentalità dipende anche dall'alto numero di mezzi pesanti. Uno degli aspetti non indifferenti, che probabilmente si trascura, è l'area di residenza degli utenti. I ravennati e quelli dei comuni circostanti hanno avuto modo di seguire le notizie riportate dalla stampa sulla regolamentazione di questo semaforo, per cui stanno in "campana". Invece, per quelli che usano questa strada per spostamenti nord-sud e viceversa, questo semaforo è uno dei tanti altri che incontrano sul loro percorso. Ferma restando la consolidata giurisprudenza innanzi citata, se si vuole essere più incisivi e consentire a tali sistemi di rilevamento di esplicare la funzione per cui sono installati, cioè la salvaguardia della vita umana, sarebbe utile aggiungere il comma 3-ter all'art. 146 del codice della strada che preveda l'applicazione di una sanzione accessoria per chi non rispetta il rosso sulle grandi vie di comunicazione, quali la sospensione della patente di guida per almeno due anni o anche, in caso di recidiva, il sequestro del mezzo. Considerato che in Parlamento è in discussione la modifica al codice della strada, si farà carico il nostro sindaco di questo suggerimento?

Pasquale Minichini

Capogruppo di Lista per Ravenna

Consiglio territoriale del mare

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