Una maglietta rossa per l'umanità e l'accoglienza dei migranti: l'iniziativa di Don Ciotti

Durante le serate della Notte Rosa in programma per il 7 e l'8 luglio spunta un’iniziativa per una migliore politica dell’accoglienza, che non riguarda il divertimento ma la ricerca di una maggiore responsabilità. L'iniziativa, promossa dall’Associazione Libera e dal fondatore Don Ciotti, si pone l'obiettivo di promuovere una sensibilizzazione simbolica una questione difficile e delicata come quella dell’immigrazione. Nello specifico, l'iniziativa consiste nell’indossare sabato 7 luglio una maglietta rossa per auspicare un’accoglienza sicura all’insegna della solidarietà verso le persone che sfidano la morte in mare. "“Rosso è il colore che ci invita a sostare. Ma c’è un altro rosso, oggi, che ancor più perentoriamente ci chiede di fermarci, di riflettere, e poi d’impegnarci e darci da fare. È quello dei vestiti e delle magliette dei bambini che muoiono in mare e che a volte il mare riversa sulle spiagge del Mediterraneo. Di rosso era vestito il piccolo Aylan, tre anni, la cui foto nel settembre 2015 suscitò la commozione e l’indignazione di mezzo mondo. Di rosso erano vestiti i tre bambini annegati l’altro giorno davanti alle coste libiche. Di rosso ne verranno vestiti altri dalle madri, nella speranza che, in caso di naufragio, quel colore richiami l’attenzione dei soccorritori”, si legge nell’appello lanciato da don Ciotti.

"La maglietta rossa rappresenta anche un richiamo esplicito al nostro governo e nei confronti dell’Europa, che quale da molto tempo assume frequenti atteggiamenti irresponsabili e spesso privi di coerenza ed equità nei rapporti con gli Stati membri - commenta il consigliere di Civici per la provincia di Ravenna Gianfranco Spadoni - Indosseremo simbolicamente la maglia rossa per dare un segnale forte e inequivocabile per un mondo più giusto, responsabile, sicuro e solidale, nell’auspicio di realizzare una politica dell’accoglienza in grado di unire solidarietà e sicurezza".