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Scuola Faenza

Si torna a scuola: gli auguri del sindaco di Faenza

Il sindaco e l'assessore alle politiche educative Simona Sangiorgi, che presenzieranno al primo giorno di scuola di alcuni istituti, hanno inviato una lettera alle scuole faentine

Il ritorno sui banchi è alle porte: il sindaco di Faenza Giovanni Malpezzi e l'assessore alle politiche educative Simona Sangiorgi, che venerdì presenzieranno al primo giorno di scuola degli istituti primari Tolosano e Gulli, hanno inviato una lettera agli Istituti scolastici faentini.

"Carissime bambine, carissimi bambini, ragazze e ragazzi, dirigenti, docenti, carissima comunità scolastica e carissime famiglie: eccoci alle porte di un nuovo anno scolastico, un momento ricco di emozioni, interrogativi e aspettative che apre la via ad uno dei percorsi più importanti e profondi nella vita di tutti noi, quello dell’educazione. E questo momento rappresenta per noi un’occasione non solo per augurare un felice e proficuo anno scolastico a tutte e tutti voi, ma anche per riflettere sul tema dell’educazione, che sta particolarmente a cuore alla nostra Amministrazione. Senza un rapporto di piena collaborazione tra scuola, famiglia e territorio non è possibile lavorare efficacemente per promuovere una formazione adeguata e di qualità in grado di preparare le giovani generazioni ad affrontare il mondo con gli strumenti giusti nella testa e nel cuore. Tuttavia, nella realtà, la scuola è spesso percepita come un elemento distaccato rispetto alle famiglie e i rapporti tra insegnanti e genitori, come emerge anche in episodi di cronaca recenti, non sono sempre all’insegna della fiducia reciproca. È questa una delle difficoltà maggiori che occorre superare, perché è proprio sulla relazione scuola-famiglia che si deve investire per favorire le condizioni ottimali per l’apprendimento e la crescita. L’impegno del nostro Comune in questa direzione non manca: nel corso di questi primi due anni di mandato siamo intervenuti per garantire e migliorare la sicurezza degli edifici scolastici, per avviare percorsi di alternanza scuola-lavoro e attività di cittadinanza attiva ed educazione civica, per adottare misure specifiche a sostegno delle fragilità in materia di apprendimento e  per arricchire la proposta formativa impostando un ampio lavoro di rete tra le agenzie educative del territorio più qualificate, poi tradottosi in pubblicazioni utili a docenti e famiglie consultabili alla pagina “Proposte didattiche per le scuole” del sito web del Comune di Faenza (che comprendono progetti rivolti alle classi e anche programmi di formazione per docenti e iniziative per le famiglie). Certo, si può sempre fare di più. Spronati da questo detto stiamo quindi elaborando ulteriori percorsi per rendere Faenza una città sempre più votata all’educazione. A voi bambine, bambini, ragazze e ragazzi rivolgiamo l’augurio che questo anno scolastico lasci solide basi e competenze per costruire il vostro futuro: impegnatevi e studiate in modo serio, senza finalizzare sempre tutto al tanto agognato “voto”, ma soprattutto per imparare ad utilizzare le vostre capacità umane ed intellettuali, a riflettere su voi stessi e a sviluppare una capacità relazionale positiva e uno sguardo critico sulla realtà che vi circonda. A voi Dirigenti Scolastici e Insegnanti, che svolgete uno dei lavori  più delicati ed importanti al mondo poiché potete davvero lasciare un segno positivo nella vita di chi vi sta di fronte, auguriamo che il vostro impegno professionale ed umano possa trovare ampie gratificazioni. Non può mancare un sincero ringraziamento a tutto il personale ausiliario e non docente della scuola per la loro indispensabile funzione di supporto alla vita scolastica. A voi famiglie l’augurio di riuscire nel difficile compito di educare i figli insieme alla scuola e di  interagire il più possibile anche con gli ambienti sportivi, culturali e ricreativi presenti nella nostra città, così da compiere interamente il progetto educativo migliore per i vostri figli ai quali dedichiamo quest’ultima riflessione di Simone Weil, filosofa, scrittice e partigiana francese: "L’intelligenza può essere guidata solo dal desiderio. Perché ci sia desiderio, occorre che ci siano piacere e gioia. L’intelligenza cresce e porta frutto solo nella gioia. La gioia di imparare è indispensabile agli studi, come la respirazione ai corridori. Dove essa è assente non ci sono studenti, ma povere caricature di apprendisti che al termine del loro apprendistato non avranno neppure un mestiere". Viva la Scuola!

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