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Scuola

Una caccia al tesoro digitale che vuole rivoluzionare l'insegnamento scolastico

Gli studenti verranno suddivisi in gruppi e a ognuno verrà assegnato un iPad con installata l’app. Guidati da indizi e rispondendo esattamente a una serie di domande, i ragazzi realizzeranno un percorso che toccherà alcune attrazioni del parco

Divertimento e innovazione nella didattica si uniscono per rivoluzionare l’insegnamento scientifico. E' stata pesentata domenica mattina “Science Smart Contest”, l’innovativa applicazione sviluppata dal Gruppo Med per arricchire l’offerta formativa del Parco Mirabilandia di Ravenna. Un progetto nuovo sviluppato su misura con un’app personalizzata per iPad che sfrutta la tecnologia iBeacon, presentato in occasione del convegno “Nuove idee per l’insegnamento scientifico” giunto alla 15esima edizione che ha visto protagonisti ben 250 docenti di ogni ordine e grado per scoprire e approfondire il tema della metodologia didattica nei parchi divertimento e programmare gite scolastiche fuori dal comune. Mirabilandia, infatti, con i suoi progetti didattici rivolti agli studenti è da molti anni punto di riferimento per le scuole, e dal 2018 arricchirà la propria offerta formativa grazie alla soluzione ideata insieme agli specialisti Med Store per fornire agli studenti una visione delle discipline scolastiche coinvolgente e appassionante. “Siamo orgogliosi di portare tecnologia e innovazione nell’intero territorio italiano - dichiara Emanuele Piersanti, general manager Med Group - in particolare nel settore Education per offrire le migliori soluzioni e la giusta formazione sull’utilizzo delle nuove tecnologie dedicate agli studenti e al loro sviluppo futuro”.

Come funziona?

L’attività presentata consiste in una caccia al tesoro che coinvolge le attrazioni del Parco facendole diventare oggetto di indagine dal punto di vista didattico. Gli studenti partecipanti verranno suddivisi in cinque gruppi, a ognuno verrà assegnato un iPad con installata l’app. Guidati da indizi e rispondendo esattamente a una serie di domande, i ragazzi realizzeranno, in un tempo stabilito, un percorso che toccherà alcune attrazioni del parco. Quando il gruppo si avvicinerà al primo punto d’interesse riceverà una notifica push direttamente sull’iPad, grazie al sensore iBeacon (posizionato in precedenza dallo staff) che darà il via al gioco, facendo apparire sullo schermo la prima attività da realizzare. L’applicazione assegnerà un punteggio in base a risposta corretta, sbagliata o mancata che verrà aggiornato dopo ogni indizio risolto, fino allo scadere del tempo complessivo. Alla fine del gioco, sullo schermo dell’iPad verranno mostrate le indicazioni per raggiungere il punto di ritrovo, dove il tutor mostrerà la classifica finale, premierà la squadra vincente e potrà discutere con i vari gruppi le singole domande del percorso. I collaboratori didattici di Mirabilandia si occuperanno dei contenuti dell’applicazione, ovvero delle domande a cui gli studenti dovranno rispondere, delle attività che verranno loro richieste, della scelta e valutazione dei percorsi nel parco. A disposizione degli alunni ci sarà un’area dedicata alla parte multimediale integrata nell’app, dove ci saranno grafici, schede delle attrazioni coinvolte, foto e video scelti dai docenti oltre a una mappa interattiva per permettere ai ragazzi di orientarsi da un punto all’altro del parco.

“Andiamo oltre la classica caccia al tesoro - spiega Alessandro Foschi, professore collaboratore di Mirabilandia - parliamo di 'mobile learning' in cui si combina la tecnologia mobile e gli obiettivi didattici per creare un ambiente di apprendimento unico ed esperienziale. Un’occasione unica per far sviluppare il lavoro di squadra ai ragazzi, sviluppare le abilità di problem solving, mettere alla prova le competenze organizzative entro un termine, stimolare il coinvolgimento attivo degli studenti ed esercitare abilità e processi connessi all’uso di nuove tecnologie. La soluzione è adattabile ad ogni ordine di scuola ed età dello studente, i contenuti sono facilmente aggiornabili attraverso un’interfaccia web e sono estendibili ad altre discipline e aspetti culturali e artistici del territorio”.

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